Magazine Società

La Crocerossina Biancofiore soccorre Silvio. Ma lasci immediatamente il Governo.

Creato il 20 giugno 2013 da Laperonza

 

blog.jpg

Ve la ricordate Michela Biancofiore? Sì sì, proprio quella Biancofiore cui furono date le deleghe come sottosegretario al Ministero per le Pari Opportunità e manco fece in tempo a riceverle che cominciò a spararle grosse (veramente aveva già iniziato da tempo, tanto che ci siamo tutti chiesti di chi fosse stata la geniale idea di affidarle proprio le pari opportunità). Ricordiamo che le deleghe le furono immediatamente ritirate e, tanto per non scontentare Silvio che, a quanto pare a ben ragione, le vuole molto bene, fu nominata Sottosegretario alla Pubblica Amministrazione.

La poveretta non ce la fa a tenersi un cecio in bocca e, inconscia del fatto di avere qualche relè difettoso in testa, sulla vicenda del no da parte della Corte Costituzionale circa il legittimo impedimento per Berlusconi spara a zero sulla Consulta, sulla Magistratura e sullo stesso governo di cui fa parte. Dice la bionda geniale sottosegretaria: "farò ricorso personale, se il presidente mi darà il via libera, alla Corte dei diritti e di giustizia europea affinché possa avere un giusto processo". Brava, fallo! Poi afferma: "ieri è venuto meno il principio cardine della democrazia, ovvero la leale collaborazione tra poteri". Affermazione pesante per un rappresentante del Governo. Infine, su Letta dice: "Letta non può dormire sonni tranquilli, e non per il centrodestra: è evidente che nell'alveo del centrosinistra, che già due mesi fa era convinto di aver vinto le elezioni, c'è un fuoco amico". E ancora: "C'è, indubbiamente, un reticolo di magistrati che di fatto hanno fondato un partito politico ideale, che è andato oltre ogni morale pubblica, e non a caso ci sono molti magistrati scesi in politica e che fanno della loro toga la loro forza".

Posto che in democrazia uno può dire ciò che vuole, un rappresentante del Governo è un’istituzione. La signora Biancofiore, quindi, nella sua libertà di accendere il cervello per comparti, deve però dimettersi immediatamente dall’incarico, visto che le sue parole rappresentano un gravissimo conflitto tra poteri dello Stato. Una volta fatto ciò può ricorrere alla Corte di Giustizia, lavare i piedi a Silvio o andare a Santiago di Compostela a piedi. Liberissima.

Luca Craia


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :