La differenza tra il Card. Martini e un povero cristo

Oltre ad essere ateo sono anche ignorante. Ignoro volti, storie, parole di tutto l’universo cattolico che ho sin da bambino reputato come un qualcosa che devo rispettare perchè trattasi della maggiornaza, ma di cui non m’importa nulla. Quindi non so chi è stato, cosa ha detto o fatto il Cardinale Martini, spero sia vero ciò che leggo nei vari necrologi, ma poco m’importa. Mi domando solo che differenza c’è tra la sua situazione in punto di morte e quella di qualsiasi altro cristiano che giunto dinnanzi a quella tragica scelta decide di rifiutare le terapie. Martini pare che sapesse che non c’era differenza, ma gli altri? Benny 16? Bagnasco? Come la pensano? E tutti i vari estasiati ammiratori del Cardinale illuminato cosa diranno quando un povero cristo chiederà o opterà per la stessa scelta? Adesso non voglio fare esempi o grossi ragionamenti, non ne ho i teologici mezzi, ma credo di avere capito una cosa da tutto il mare di articoli letti in questi giorni; ho capito che anche nei sommi vertici della chiesa c’era qualcuno che non faceva finta (perchè fanno finta) di non capire come gira il mondo e ora… è morto, quindi… ci metteranno una pietra sopra in attesa del prossimo fedele morente da catechizzare con l’etica della sofferenza come giusta conclusione della vita, il tutto a piena diffusione stampa.