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La disastrosa forza di Euro Vs Dollaro

Da Investireoggisicuro

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La situazione macroeconomica generale è continuamente resa incerta da situazioni particolari, oltre che dai dati contrastati tra le diverse economie mondiali.Cosi se da un lato si corre il rischio di un possibile peggioramento della crisi in Ucraina, dove persistono forti tensioni con la Russia e con i rapporti con l’occidente (che ormai appaiono incrinati), dall’ altro lato si contrappongono i dati sul miglioramento dell' economia americana a quelli del forte rischio di deflazione europea e dei timori di “hard lending” (brusco rallentamento) della Cina, ancora alle prese con la recessione interna dal top del 2011.

(Leggi: Guerra del Gas : Europa tra USA e Russia)

(Leggi: Cina, Economia Mondiale a rischio)

Tuttavia, gli ultimi dati disponibili, propendono per un graduale rafforzamento della ripresa mondiale, in particolare per Usa e Regno Unito, dove le rispettive banche centrali hanno abbandonato la politica monetaria del “quantitative easing” (sostegno monetario non convenzionale) in favore di una politica di assistenza qualitativa, e con possibilità di rialzo dei tassi di interesse già verso fine anno.

Ma persistono ancori seri problemi per le economie dei paesi emergenti, come Brasile, india, Indonesia,Turchia ecc… costrette a svalutare la propria moneta e alzare il tasso di interesse per evitare la fuga di capitali indotta dalla precedente eccessiva espansione della massa monetaria e del credito, oltre che dalla fine del quantitative easing americano.

Ed infine, i paesi dell’ eurozona sembrano via via in fase di miglioramento dopo la durissima recessione iniziata nel 2009, anche se i timori di deflazione e la persistente e strana forza della moneta Euro contro il dollaro americano, rischiano di vanificare tutti i sacrifici fatti finora dai rispettivi paesi (tagli alla spesa pubblica e aumento della pressione fiscale); motivo per cui sarebbe auspicabile che la BCE mettesse in piedi al più presto il piano europeo di aiuti “non convenzionali”, sia per sostenere la fragile ripresa e sia per produrre il calo delle quotazioni dell’ euro verso dollaro Usa.

Analizzando infatti il relativo grafico, si nota la disastrosa forza dell’euro vs dollaro, che dal valore di 0.84 del 2001 è arrivato fino agli attuali 1.38 circa ovvero 1000 euro valgono ben 1380 dollari, con ovvie conseguenze negative per le esportazioni europee dei paesi periferici.Tuttavia le quotazioni attuali sembrano comunque nel breve periodo mantenere la forza rialzista con rischio di possibile ulteriore e strappo rialzista qualora il cambio euro/dollaro dovesse superare area 1.40, con obiettivi finali 1.43 – 1.45. Mentre solo un deciso ribasso sotto il livello di 1.30 porrebbe le basi per un ribasso più marcato e probabilmente destinato a ritestare la base bassa del canale lateral-discente di lungo periodo in area 1.25 – 1. 20 di euro/dollaro.

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