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La dittatura dei mercati

Creato il 06 dicembre 2011 da Dragor

1558661_3_926a_moody-s-precise-que-la-plupart-des-banquesQuando si parla di “dittatura dei mercati”, gli economisti liberali vanno in bestia e si affannano a spiegarci per la miliardesima volta che il mercato è buono, che la colpa è tutta dei politici codardi, dei cittadini assistiti, dei funzionari incompetenti, del diritto del lavoro che penalizza i padroni, delle tasse che stroncano la competitività delle imprese, di Reagan che è morto troppo presto, di Margaret Thatcher che ha l’Alzheimer. Ma una volta digerito il pastrocchio di luoghi comuni, guardiamo in faccia la realtà: il mercato non è poi da buttar via.

Per cominciare, è il mercato” che ha mandato a spasso Berlusconi, là dove l’opposizione e la piazza avevano fallito. E’ ancora il “mercato“ che ha costretto a designare di un team di “tecnici” fra i quali non ci sono politici. E’ il “mercato” che ci ha sbarazzato di Papandreu e del suo ridicolo referendum sul piano di salvataggio della Grecia, costringendo i greci a fare un governo di unità nazionale.Ormai è il mercato, o meglio la paura del mercato, che motiva le decisioni dei politici, fa cadere i governi e designa i sostituti.

Viviamo sotto una dittatura che nessuno riesce più a controllare, nemmeno gli apprendisti stregoni l’hanno creata. Non la controllano le banche, tutte prese dalle loro stupide catene di Sant’Antonio, non la controllano gli speculatori che corrono come criceti in una virtuale ruota della fortuna, non la controllano le Borse che crollano una dopo l’altra come castelli di carte, non la controllano i politici, vittime di un sistema balordo che li distrugge ma che si ostinano a considerare come il migliore possibile. I ”mercati” sono diventati una variabile impazzita. Nessuno ha più il potere, per il semplice motivo che lo hanno perso tutti.

In questo senso stiamo vivendo in un regime totalitario. La democrazia non serve più a niente. La gente vota contro se stessa come ha fatto in Spagna dove, per punire la politica di austerità della sinistra, la gente ha dato la maggioranza assoluta a una destra che la torchierà ancora di più. Nel XX secolo si sono affrontati 2 grandi sistemi politici concorrenti: il comunismo e il capitalismo. Il comunismo è fallito, il capitalismo si sta autodistruggendo. Forse è venuto il momento di cercare un’alternativa prima che il vuoto sia riempito da una vera dittatura, per esempio quella della Sharia.

Dragor


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