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La donna “nuova”

Creato il 17 agosto 2011 da Gadilu

La donna “nuova”

Sto seguendo abbastanza incuriosito l’interessante dibattito sulla recente intervista fatta da Concita De Gregorio* e pubblicata dal quotidiano La Repubblica all’ex governatore del Lazio, Piero Marrazzo [Link]. Tra i vari commenti ne ho letto uno, proveniente da ambienti femminili (!) e a loro dire persino femministi (!!!) di destra, che potrei parafrasare così: è possibile che chi va insieme a prostitute o trans sia in realtà spaventato dalla donna “nuova”, non essendo in grado di costruire un rapporto paritario. Ciò è molto triste, perché chi è costretto a pagare per quel genere di cose significa che ha una scarsissima stima di sé. Interessante, dicevo, perché la bassa autostima diventa evidentemente meno bassa (e meno triste) se comuque ai trans si preferiscono le prostitute. E tramutandosi poi in vitale allegria può persino scomparire del tutto, quella bassa autostima, se chi va palesemente a mignotte (anzi, c’est plus fàcile, le riceve in villa) coincide guarda un po’ col maggiore politico di riferimento. Anche le donne “nuove” forse sono meno “nuove” di quel che pensano di essere.

* Riguardo alla collega Concita De Gregorio e alla sua nuova attività di collaboratrice di Repubblica vale la pena riportare questo compassato giudizio pescato anch’esso online:

Ma come… l’hanno finalmente buttata fuori senza tanti complimenti da quell’Unita’ che ha contribuito notevolmente ad indebitare ed a ridurre a un suo blog personale (altro che quotidiano del partito!) e andate a cercarla ancora da qualche parte dove gironzola in attesa di una nuova comanda da ossequiare, di una nuova moda da inseguire, di un’altra tessera del pane? Ma mandatevela a cagare quella Concita, che e’ meglio! Qualsiasi cosa dica, qualsiasi cosa scriva, qualsiasi intervista rilasci e qualsiasi intervista faccia e’ una ciofeca massima, per non dire cloaca massima. Se ne sono accorti perfino i suoi, che con il buon Sardo cercano di risalire faticosamente la china (auguri a Fiorenzo Sartore che cura i commenti enologici!). Mollatela nel dimenticatoio della preistoria, quella pennivendola! Non fate nemmeno piu’ caso alle sue personali elucubrazioni, quelle che e’ abituata a spacciare come tendenze di un gruppo di donne o di simildonne piu’ ampio della propria cerchia famigliare e forse manco quella. OK? Il giornalismo e’ ben altro. In quanto a Marrazzo, poverino, invece di esser sbattuto di nuovo alla berlina sotto le luci della ribalta così presto, se quella stronza malcagata l’avesse lasciato un po’ in pace sarebbe stato molto meglio.

 



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