Francamente non credo possibile un coinvolgimento di personale italiano in faccende che hanno a che fare con attentati all’estero. Di teste calde in Italia ne abbiamo avute, ne abbiamo e ne avremo, questo è certo, ma mi risulta impensabile che una equipe medica di Emergency si sia data da fare per ordire un attentato ai danni di un governatore afgano. A che pro?
Insomma, tutta la vicenda appare come una grossa montatura per delegittimare il ruolo di Emergency in quella regione (di oggi la notizia che l’ONG ha lasciato la struttura ospedaliera) e tappare la bocca a un’organizzazione che da sempre sbatte in faccia all’opinione pubblica gli orrori veri di ogni guerra a qualunque titolo combattuta, a prescindere dal colore politico, dall’etnia ecc.
Certo, non posso metterci la mano sul fuoco. Però la faccenda mi sembra come minimo strana.
Al di là del coinvolgimento o meno dei tre italiani nel progetto di attentato in questione, la cosa che non ho condiviso, in questi giorni e in generale in passato, è il tentativo continuo di gettare discredito su Emergency. Le motivazioni di questo tipo di atteggiamento sono chiare e non serve certo spiegarle e sono proprio queste a essere totalmente deprecabili. Volere fare passare una guerra come se si trattasse di un conflitto romanzato, una pura finzione televisiva in cui le vittime, in fondo, non sono poi così vittime e in cui i buoni sono buoni e i cattivi cattivi, gli uni non uccidono nessuno, perché le loro munizioni sono “intelligenti”, gli altri, invece, sono dei carnefici che non guardano in faccia nessuno. Questa contrapposizione semplicistica, serve per rabbonire i cittadini e fare digerire loro il fatto che il proprio paese sta portando avanti una guerra estenuante che sta causando centinaia di migliaia – forse milioni – di vittime.
Emergency, invece, con il suo operato porta all’attenzione dell’opinione pubblica le conseguenze di qualunque guerra che, voglio ricordarlo, fa schifo a prescindere da chi siano i “buoni” o i “cattivi”.
Per tutto questo, io sto con Emergency. Ho firmato per sostenerla e lo rifarei altre cento, mille volte se fosse necessario.
Io sto con Emergency, io sto con Gino Strada.