Magazine Diario personale
sento che qualcosa è cambiato, qualcosa si sta deteriorando, e non so se sarà possibile rimediare a questa rottura.
sto parlando del mio amore per la guida.
sono una patentata tarda, solo verso i ventuno anni ho preso quella foglio rosa pieno di bolli, e ricordo la trepidazione, lo spavento ma anche l'eccitazione di quelle prime volte al volante, una sensazione che mi chiamava a se e che mi spinse in quei primi anni a guidare per tutta Italia anche se ero nuova a quella esperienza.
ricordo che i viaggi lunghi avevano tutto il fascino della fuga, specie di notte, quando eri tu, il volante e la radio, e nessun altro magari, la musica che accompagna i chilometri che scorrono, i fanali che sciabolano nel buio segnalando la presenza di altri esseri umani nel buio della notte.
da allora ho sempre amato la guida, il piacere di mettersi dietro al volante ed affrontare ogni strada come una sfida, anche quelle cittadine.
un percorso pieno di traffico si rivelava una sfida nello scegliere le traiettorie più convenienti, nello scattare per primi al semaforo. ho sempre guidato in sicurezza comunque, rispettando gli stop, i semafori rossi, fermandomi alle strisce per far passare i pedoni, cercando di non superare la riga di mezzaria, convinta che se la strada è quella c'è un motivo e va rispettato.
però lo facevo con un sorriso sulle labbra, perché in fondo mi piaceva guidare e non mi vergogno a dire che dove potevo il piedino affondava sul pedale dell'accelleratore, ma sono un buon volante e non ho mai avuto incidenti.
ora non è più così.
più passa il tempo e più mi rendo conto che il mettermi alla guida mi causa irritazione, l'idea di affrontare una giornata in macchina per andare da una parte all'altra della città mi stressa, le macchine per la strada di fanno rabbia, sembra che tutti si coalizzino per farmi uscire dai gangheri.
non ho pazienza con nessuno, quelli che al semaforo si fermano in mezzo alla strada per poi non vedere il semaforo che cambia di colore, quelli che si mettono a fare i fatti propri al semaforo e per partire aspettano il giallo di nuovo, quelli che vanno nella corsia sbagliata solo per poi cercare di infilarsi in quella giusta di straforo più avanti, quelli che si mettono nella corsia di destra per poi girare improvvisamente a sinistra tagliando la strada a tutti senza troppi problemi.
i motorini poi mi irritano in maniera suprema, con la loro boria, pronti a infilarsi ovunque, a destra sinistra sui marciapiedi, tra una macchina e l'altra , brontolando anche se non gli lasci abbastanza spazio per infilarsi, pronti a viaggiare anche in mezzo alla corsia contraria, tanto paiono invulnerabili, almeno fino a che non si spalmano da qualche parte.
no, il mio rapporto con la guida è coambiato in maniera veramente pesante e non so se potrò mai tornare a sentire quel sottile piacere di una volta.
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