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La fine di un amore. Parte prima. Sugli uomini.

Creato il 12 dicembre 2010 da Discorrere
Nessuna può tirarsi indietro. Ad ognuna di noi è successo prima o poi di lasciarsi, separarsi, accannarsi o sfancularsi. Anche a magica Emi. Ciò che distingue una storia dall’altra è il modo in cui questo avviene e chi prende l’iniziativa. Non basterebbe la carta prodotta dall’intera foresta Amazzonica per parlare di tutti i creativi tentativi che sono stati messi in atto nella storia.Quelli maschili sono piuttosto basici, diciamo ancora una versione 1.0 rispetto alle tecniche d’avanguardia messe in pratica dalle donne. Tra i miseri mezzucci a disposizione degli uomini troviamo la tecnica Missing call o ‘il numero da lei chiamato risulta inesistente’ (con annessa esclamazione: ah!, che significa emosocazzituoi! Tutto attaccato), o altrimenti detta, sto’ a fa’ il vento. Fffff. Oppure abbiamo l’atteggiamento svogliato e assente del novello Tumistufi, che non gli sta più bene niente e comincia a criticare ogni cosa, compreso il modo in cui il vostro esofago trasporta la saliva allo stomaco. I campanelli di allarme si accendono, alimentando l’invidia di Ratzinger, e voi capite il messaggio. Fate i bagagli (perché casa è sua e no, non siete sposate) e in men che non si dica, venti venticinque giorni per impacchettare tutto, intonaco compreso, e sei per fare il trasloco, siete fuori dalla sua casa, dalla sua vita e ops!, avete ancora la sua carta di credito nel portafoglio (ma come sarà mai successo?). Prima ancora di mettere piede nella nuova casa, decidete, leste e incazzate come un puma yaguarondi, di fare un salto da: Hermès, Gucci, Prada e perché no, anche da Balenciaga a Milano. Un’altra tecnica è quella del dialogo e qui siamo ai livelli di: ‘Cioccolato bianco, granella meringata al cacao, con un cuore di crema alla nocciola. Ghinder bueno uait. Zumpa bumba (ma due lezioncine di dizione Andrew Howe, no eh?!), insomma, infilano una serie di minchiate dopo l’altra che, tra concetti inesistenti e grammatica degna di un nord africano, fate fatica a districarvi, e manco vi va troppo. Anche in questo caso fate baracca e burattini e come vuole la tradizione, lui tenterà di propinarvi un caloroso abbraccio da ‘amici’ a cui voi risponderete con la mossa dei cinque passi del maestro Pai Mei, cinque passi e Kaputt! Muerto!. Per concludere, una volta fuori casa, fate partire il detonatore del C-4 che gli avete posizionato sotto al culo.Altro espediente molto usato è quello del non ti amo più e no, ti pare che sto vedendo un’altra? In questo caso colui che molla basa la sua difesa sulla sincerità del rapporto e sulla trasparenza. A-ha. Ma voi, di gran lunga più intelligenti dell’esemplare di homo rudolfensis con cui siete state ben 18 anni (? E poi !) ci mettete secondi 2.5 a scoprire nome, cognome, codice fiscale e gruppo sanguigno della nuova arrivata, nonché indirizzo dove recapitare i bisogni del vostro alano e numero di telefono di fratelli, madre, capo e padre spirituale a cui inviare una rivisitazione di L’albero delle zoccole (2001) e Harry ti violento Sally (2004) in cui compare la sua faccia.Poi ci sono quelle situazioni alla Jessica Fletcher, quando gli uomini decidono improvvisamente di andare ad acquistare sigarette, latte o assorbenti e incredibilmente sembrano caduti in un buco nero delle dimensioni di Saturno. Annunci e appelli a Chi l’ha visto non serviranno a nulla, perché questa tecnica comprende la premeditazione di un viaggetto in qualche amena località, tipo l’isola di Socotra a largo delle coste dello Yemen o il Grande buco Blu nella barriera corallina del Belize. Luoghi di cui non sapevate neanche l’esistenza, ma su cui lui, capite dalla collezione di Focus sotto al letto, si stava documentando. Gli stessi posti che, per uno scherzo del destino, hanno un’alta probabilità di essere colpiti, distrutti e affondati da missili-bomba dirottati dall’Iraq. E qui è doveroso un applauso a tutti quei padri che giocavano a battaglia navale con le figlie!E per ultima, ma non in ordine d’importanza, troviamo la tecnica del confuso. E’ ancora un mistero, e Piero Angela per primo lo ammette, di come un neurone uno, chiuso in uno spazio limitato, con tanto di cartelli direzionali e indicazioni basiche del tipo gabinetto più bisogno fisiologico uguale centra il buco, possa andare in confusione. E su cosa? Ma per rispetto e palle piene, date per buono un overloading di, chissà, forse concetti astrusi e poco elaborabili come cacca e pipì. Anche in questo caso avremo lo stesso scenario. Lui molla e voi, come ultimo desiderio, gli chiedete di fare un giretto sulla sua Porche 911 GT3 RS in un campo minato in Bosnia durante un’esercitazione di guerra, sapendo che il mono neurone accetterà di buon grado.
Come accennato in precedenza, queste tecniche di basso profilo non sono paragonabili alle strategie femminili di molla, fotti, tieniti casa, soldi & scappa. Ma lo vedremo prossimamente.

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