Dal blog di Arkeo.
Qualche giorno fa il nostro Don Umberto ha lanciato quello che lui definisce “un piccolo grido d’allarme” dalla pagina facebook di Arkeo. Don Umberto è giustamente preoccupato per lo stato di abbandono in cui versa la cosiddetta “Fonte di Sant’Ugo”, una sorgiva di acqua solfurea ubicata in località Rio Maggio in mezzo ad un campo privato. La fonte, di per sé, andrebbe tutelata in quanto testimonianza storica della vita rurale montegranarese ed già stata oggetto di un primo studio preliminare da parte della sezione giovanile di Arkeo. Ma la sorgiva ha anche un valore aggiunto dovuto alla leggenda legata alla sua miracolosità attribuita a Sant’Ugo. L’acqua che vi sgorga, infatti, ha certamente proprietà terapeutiche per la sua natura sulfurea, proprietà che, anticamente, venivano legate all’intervento del Santo. Miracolosità o no, la fonte è semi-abbandonata e si registra nei pressi la presenza di pozzi artesiani aperti. Il luogo andrebbe prima di tutto protetto, sia per l’incolumità di eventuali visitatori sia per il valore stesso del sito, e poi dovutamente valorizzato. Facciamo nostro, quindi, l’appello del Parroco e lo giriamo a chi di dovere, fornendo fin d’ora la nostra disponibilità a renderci parte attiva di qualsiasi progetto di recupero.
Luca Craia