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La forza della condivisione

Da Marcofre

L’obiezione: ma questa Internet, cosa ha fatto poi di così eccezionale. È solo rumore di fondo: bla bla bla. Di gente che si illude e illude pure gli altri.

In parte è vero, ma si può dire la stessa cosa di un mucchio di altri strumenti che abbiamo a disposizione ogni giorno.

Come usiamo l’automobile? Lo smartphone? Davvero siamo saggi quando li usiamo?

Meglio cercare di guardare invece a quello che Internet riesce a produrre nonostante giudizi denigratori e usi balordi. C’è una caratteristica della Rete che non viene considerata di valore: si tratta della condivisione. Il che è abbastanza paradossale perché, per esempio, si critica certo cinema e televisione perché lì tutto è guidato dal denaro. E quando poi esiste (e vive bene) un settore che vive di condivisione, confronto, viene criticato perché non sarebbe serio.

La forza di Internet resta ancora la condivisione. Persone che sanno qualcosa e che per accrescere il loro capitale sociale, si mettono in gioco. Utilizzano strumenti gratuiti o con bassi costi di gestione (i blog per esempio), e condividono. Per i critici sono degli illusi, dei perdigiorno. Io credo che in realtà queste persone sanno perfettamente che non saranno mai tra i primi dieci del loro campo.

Non saranno mai invitati in televisioni o intervistati dai grandi quotidiani o settimanali.

Ma non gliene importa un accidente.

E sai che ti dico? Fanno bene a infischiarsene. Hanno capito che il premio non è soltanto in certi traguardi o ambizioni. Accrescere il capitale sociale, proprio o di un’altra persona, è il vero premio. Riflettiamo un attimo su questo.

Abbiamo la possibilità (se lo vogliamo NOI) di agire. Si commettono degli errori, e questo è inevitabile. Non sbaglia mai solo chi non fa niente. Chiedi scusa, fai il mea culpa quando necessario, e procedi. Gioca sempre la carta dell’onestà, della trasparenza. Sono fondamentali.

Spesso si sente dire che solo quando ti innalzano sul piedistallo sei importante e hai valore. In questo momento, una madre in Africa si ammazza di lavoro per permettere ai suoi cinque figli una vita migliore, mentre il padre non ha voglia di fare niente. In Perù, un padre lavora in una miniera, sa che probabilmente questo lo ucciderà: lo fa per i suoi figli. Questa gente non salirà mai su alcun piedistallo. Ora prova ad affermare che sono spazzatura, ma attenzione: tu non sei troppo distante da loro. Se non sei sul piedistallo, sei con loro. Come loro.

Per come la vedo io, Internet ti permette di spezzare il predominio di questa ideologia e di affermare che ci sono milioni di persone che hanno valore. Che tutte le persone hanno valore, basta che ciascuna di esse si decida a investire non in sogni o chimere. Ma nelle qualità che possiede.


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