Qualche settimana fa, in un giorno festivo qualunque, ho deciso di mettermi a fare la turista a casa mia e di andare alla scoperta del mio territorio… o meglio, abbandonata ogni velleità di stendermi nuovamente al sole sui lidi romagnoli, ho optato per una sana passeggiata nell’entroterra, precisamente sulle pendici del monte Titano. Non propriamente la “mia” terra, ma abbastanza vicina per rientrare nel raggio dei luoghi che considero delle mie parti, mi sono dedicata con tutta calma a una visita estemporanea di San Marino.
E proprio salendo i gradini che via via accompagnano il visitatore ai punti panoramici dislocati lungo le pendici del monte Titano, che offrono una vista mozzafiato sulla costa romagnola, mi sono ritrovata davanti all’ingresso della Guaita. Non ricordavo di esserci mai entrata prima d’ora, così ho deciso di acquistare il biglietto per una visita alla Rocca, conosciuta anche come Prima Torre (sono tre in tutto) e l’ho visitata in ogni angolo… beh, non proprio ogni angolo, perché di fronte alla scala a pioli (da salire praticamente in verticale!) per accedere alla torre la donna coraggio che c’è in me si è tirata indietro, però mi sono concessa del tempo per apprezzarne la struttura e per godermi il panorama.
Documentata come già esistente nel XIII secolo, la Guaita è la più antica delle tre rocche che dominano San Marino ed è la principale fortificazione del monte Titano. Ad essa sono collegate le altre due torri (la Cesta e il Montale), sorte nel Medioevo con funzioni di avvistamento e raggiungibili percorrendo facili sentieri protetti da mura. Anche mia mamma è rimasta positivamente colpita dalla visita, un piacevole diversivo ad un solito (e scontato) giro di shopping a San Marino. L’acquisto di un biglietto cumulativo consente l’ingresso a tutte e tre le rocche, ma noi non ne abbiamo avuto la possibilità perché si stava avvicinando l’orario di chiusura. Mi sembra comunque un’ottima scusa per ritornare in questa città straniera a pochi passi da casa e continuare a lasciarsi stupire dalle incantevoli sorprese che ogni volta sa offrire.