Questa settimana i vari indici finanziari del Vecchio Continente hanno guardato con attenzione la «Situazione Cyprus» e hanno reagito in base all’evolversi di essa.
A Milano il Ftse Mib ha avuto un andamento altalenante: lunedì ha chiuso a 0.85 punti percentuali sotto lo zero e martedì ha perso ulteriormente terreno terminando la seduta a -1.59%. Mercoledì invece ha avuto un rialzo di 2.20%, perso poi in parte giovedì (-0.50%), e poi riguadagnato il venerdì (0.69%).
L’indice madrileno Ibex 35 è stato quello che lunedì ha chiuso in maniera peggiore: -1.29%. Martedì però è sceso ulteriormente toccando quota -2.20%, per salire poi mercoledì a +1.15%, e scendere ancora giovedì e venerdì (-0.77% e -0.26%).
A Francoforte il Dax 30 lunedì e martedì ha chiuso in rosso – rispettivamente -0.40% e -0.79% – e si è ripresa in parte mercoledì dove il listino si è fermato a +0.68%. Ma anche giovedì e venerdì è di nuovo sceso sotto lo zero: di quasi un punto prima (-0.87%) e poi -0.27% alla chiusura della settimana.
A Londra invece il Ft-Se 100 è stato negativo dal lunedì al giovedì (-0.49%, -0.27%, -0.13%, -0.69%) mentre il venerdì ha avuto un rialzo dello 0.07%.
Anche il Cac 40 francese si è comportato come l’Ibex 35: sempre in rosso ad eccezione del mercoledì dove ha toccato quota +1.43% (lunedì -0.48%, martedì -1.30%, giovedì -1.43% e venerdì -0.12%).
Per quanto riguarda lo spread fra Buoni del Tesoro Poliennali e BUND, questa settimana, partendo da 322,21 e chiudendo a 314,78, è diminuito – seppur di poco meno di 7,5 punti. Anche il differenziale del rendimento fra i BONOS e i BUND è diminuito: 17,9 punti in meno venerdì (365,86) rispetto lunedì (347,95). Ma mettendo a confronto lo spread fra Italia e Germania, che è aumentato martedì (336,1) per poi diminuire progressivamente, con l’andamento del differenziale BONOS-BUND si ricava che quest’ultimo è stato più regolare: ogni giorno della settimana sempre in dolce discesa.
(Dati: Il Sole 24 Ore)
Articolo di Stefano Rossa