La fotografia, una passione al di qua della camera. E’ dietro l’obiettivo di una macchina fotografica che nasce, infatti, quel moto interiore che suscita il giusto entusiasmo e l’intuito decisivo nel cogliere l’attimo. Concetto che viene esaltato nella Fotografia street. Fermare in un fotogramma cio’ che accade in o consente la strada, non lascia spazio alla riflessione o, peggio, alla meditazione, passaggi tipici e cadenzati di quando s’impressiona un panorama mozzafiato.
Per strada “le immagini sono li’, basta catturarle”, si potrebbe dire scimmiottando una storica affermazione dell’ungherese Robert Capa, uno dei padri del fotogiornalismo moderno. Sono le immagini della vita di tutti i giorni, frammenti di quotidianita’ che rispecchiano la nostra societa’. Immagini che esplicitano la “poesia della vita”.
Lo “street photographer” o streepher e’ chiamato a percepirne gli umori, gli odori, i colori, i dettagli, rappresentandole (vita e societa’) con gli scatti dopo averla compresa e metabolizzata. Momenti sfiziosi, particolari, divertenti, ma anche situazioni scontrose, imbarazzanti e finanche tragiche o crudeli. Sfrontatezza e sfacciataggine sono, insomma, requisiti indispensabili del fotografo di strada, irrinunciabili dardi da portarsi in faretra nella giungla cittadina quotidiana.
E si’, perche’ gli scatti solo qualche volta possono essere “rubati” al “malcapitato” (si fa per dire) di turno; piu’ spesso il click furtivo e’ di fatto impossibile, data la distanza ravvicinata fra fotografo e soggetto ritratto. Lo streepher deve, in ogni caso, reinterpretare la realta’ che sta impressionando, in guisa tale da trasferire a chi ammirera’ lo scatto un contenuto trascendente la fisicita’ del momento.
Il che vale pure per le fotografie in cui non e’ presente l’uomo, nelle quali i protagonisti diventano gli oggetti, gli animali o gli eventi atmosferici. Tanto le cose, quanto gli animali in realta’ ci raccontano tanto dei soggetti umani non ritratti negli scatti. Un cane o un gatto possono essere, infatti, piu’ o meno gioviali; piu’ o meno a loro agio nello spazio in cui sono tenuti; piu’ o meno, in definitiva, ben curati. Ed una foto testimonia tutto cio’.
E allora, via. Per le strade, fra la gente, lasciando che la realta’ che ci circonda ci parli e colpisca i nostri sensi di fotografo. A caccia d’immagini ed emozioni che mettano a nudo il rutilante palcoscenico della vita.