In effetti è vero quello che affermano i fedelissimi di Gismondi: moltissima gente si è schierata col Sindaco dopo il brutto episodio del bilancio non votato da membri della maggioranza. Io stesso ho avuto un moto di stizza per come si sono svolte le cose e, soprattutto, per le conseguenze di questo atto politico che porterà forse vantaggio a chi l’ha compiuto ma certamente creerà disagi importanti per la città di Montegranaro. Ho visto numerosissimi commenti su Facebook rivolti a Gismondi per esprimere solidarietà, molti dei quali da parte di persone di orientamento politico diverso.
È anche vero che ci sono stati diversi post che esprimevano giubilo per la prossima inevitabile caduta dell’amministrazione comunale ma sono stati pochi, circoscritti e poco seguiti proprio perché fondamentalmente fuori luogo: la caduta di Gismondi è una iattura per Montegranaro, per il semplice fatto che, come ogni amministrazione che ha governato Montegranaro negli ultimi trent’anni, anche questa aveva da parte un tesoretto da spendere in opere pubbliche nell’ultimo periodo allo scopo di agevolare la campagna elettorale. Malcostume questo, vero, ma molto diffuso; chi è senza peccato scagli la prima pietra.
La mancata approvazione del bilancio di previsione impedisce che questo tesoretto venga speso e quindi non vedremo alcuna opera pubblica, sia essa utile o inutile. Ma va anche ricordato che l’ordinaria manutenzione necessita di interventi importanti, molte strade sono fortemente dissestate, abbiamo problemi gravi non risolti nel centro storico, ci sono diversi progetti in fase di programmazione e tutto questo subirà un congelamento fino a dopo le elezioni. Poi si vedrà.
I tre assessori del “tradimento” sono stati probabilmente carne da macello, sacrificati per un obiettivo che non prevede la loro presenza alle prossime elezioni o, quantomeno, non si ritiene fondamentale il loro apporto di voti. Lo dico perché sono certo che la loro popolarità abbia subito un danno irreversibile e che difficilmente la gente potrà dar loro fiducia dopo un comportamento così poco limpido e dopo la responsabilità diretta che si sono assunti relativamente alla situazione in cui sta cadendo Montegranaro. Ma chi ha manovrato tutto questo subirà cali di popolarità? Non credo. L’ideatore di questa operazione, strategicamente brillante, ha fatto bene i propri calcoli e sa quanto sia corta la memoria delle persone, sa che i responsabili di tutto saranno per sempre i tre assessori, mentre ci si dimenticherà molto presto di chi ha diretto il film. Il giorno delle votazione è ancora lontano, tante cose possono accadere e personaggi navigati ed esperti sanno come captare la benevolenza dell’elettorato. L’episodio non influirà sul voto, ma certamente ha privato la lista che farà riferimento a Gismondi (o a chi per lui) di uno strumento fondamentale per raccogliere consensi: gli ultimi mesi di mandato.
Luca Craia