La Repubblica ceca ha un record abbastanza insolito: è abitata da una delle popolazioni più secolarizzate d’Europa con il 44% tra atei e agnostici e il 56% di cristiani.
Significativo il fatto che, caso più unico che raro, in un recente sondaggio condotto da CVVM, la maggioranza dei cechi sia favorevole all’aborto (72%), all’eutanasia (45% favorevoli e 27% contrari) e alla pena di morte (45% favorevoli e 27% contrari). Una spiccata propensione alla cultura della morte, dunque. Caso vuole che siano proprio le pratiche ampiamente promosse dalle dittature che hanno a turno occupato il popolo ceco, ovvero nazismo e comunismo, lasciando evidentemente gravi danni e conseguenze nel Paese. Sappiamo infatti che, mentre il nazismo ha tentato di cancellare il cristianesimo, il comunismo ha espressamente promosso (meglio dire obbligato) l’ateismo.
Segnaliamo anche che, il Paese più secolarizzato d’Europa, è anche al secondo posto tra quelli che più consumano alcool e addirittura il consumo “pesante” tra gli uomini è il più alto di tutta l’Europa centrale (59,4%). La percentuale di giovani che abusano di alcool è in costante aumento, al contrario di quanto avviene negli Usa. E’ presente anche un altissimo tasso di consumo di cannabis: i giovani tra 15-24 anni sono i più forti consumatori europei di marijuana (il 45% dei giovani cechi) e la percentuale di consumatori dai 15 ai 64 anni è del 15%, contro una media europea del 6%.
Per alcuni questo diffuso bisogno di evadere dalla realtà è dovuto all’oppressione comunista, tuttavia i medici fanno notare che il tasso di tossicodipendenze nella Repubblica Ceca è aumentato del 10 per cento proprio negli ultimi anni.
Tornando al recente sondaggio, si sottolinea che il supporto all’aborto, all’eutanasia e alla pena di morte sia più basso tra i credenti (il 90% sono cattolici) rispetto agli atei e al resto della popolazione.