Quindi, statistiche alla mano, io la storia di Lorenzo e Catalina ve la riporto. Che, voglio dire, magari faccio anche un favore a qualcuno. Sí, insomma: vi sará capitato, di andare in Spagna d'estate. Qualche vecchietta, lamentandosi dell'afa insopportabile, vi avrá probabilmente sbuffato contro un “Cómo pega Lorenzo!” (come picchia Lorenzo). E voi, osservandola con aria ebete, avrete pensato di denunciare 'sto tizio per percosse. O magari vi avranno fatto presente che “si nota subito quando Lorenzo se ne va, senti come si sta meglio!”. E, di nuovo, sarete stati lí a chiedervi chi fosse 'sto maleducato. Perché non l'aveste visto. Perché, soprattutto, giá che c'era non s'é degnato di salutare.
Ora, per fare chiarezza nelle vostre menti confuse, dovrei iniziare col dirvi che Lorenzo é il Sole. Ma a questo punto prendereste gli spagnoli per matti, quindi é il caso di cominciare dal principio. E il principio – quello che sta dietro ad alcune delle espressioni colloquiali piú usate nella penisola iberica – altro non é che una canzone popolare asturiana. Oddio: a dirla proprio tutta non é chiaro se sia nato prima il brano o la leggenda. Quel che si sa é che narra di una storia d'amore contrastato. Lorenzo, il sole, vive di giorno. Catalina, la Luna, esce solo di notte. Sono mondi opposti, lontani, che si completano senza incontrarsi mai. Peró si amano, tanto. Tanto che lui le chiede di sposarlo. E le loro attese nozze sono lo spettacolo piú bello di cui l'umanitá possa godere. Si ripete ad ogni loro sporadico incontro, a implicita dimostrazione che la lunga attesa – e il lungo struggimento – rende l'evento migliore. L'incontro, manco a dirlo, altro non é che l'eclissi. La storia, che é diventata uno dei classici spagnoli per l'infanzia, é stata riscritta e rivisitata negli anni da migliaia di poeti, scrittori, blogger, e narratori piú o meno noti. Se ne avete voglia e tempo, una veloce ricerca su Google ve ne proporrá in quantitá notevoli. Qui, io mi limito a condividere la canzoncina incriminata. Con tanti auguri a tutti i Lorenzo del globo, e buona notte di stelle a tutti gli altri.