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la libertà del tipo più importante

Da Gynepraio @valeria_fiore

Sono in pensiero per Bersani, come lo sarei per un nonno. Sappiate che io non ho mai regalato il mio voto a Renzi. Anzi, dopo che è andato dalla De Filippi col giubbino di Tony Manero, ecco, gli avevo già tolto anche il beneficio del dubbio.

Gli sono però grata, perché due illuminazioni della mia vita sono legate a lui. Nel lontano novembre 2010, il mio di allora fidanzato decise di prendere parte a “Prossima fermata Italia”, la prima convention-pro-rottamazione della Leopolda di Firenze. Eravamo molto in crisi ed io, per una volta tanto, dissi a chiare lettere che non ci volevo andare. Che un segretario con i difetti di pronuncia non lo volevo, che a Firenze c’ero già stata, che la nostra tartaruga di terra stava andando in letargo e c’era bisogno che uno di noi la aiutasse a scavarsi la tana sotto terra, che quel weekend a Torino c’era Paratissima e dovevo fotografare le installazioni dei frigoriferi in cui la mia ex-azienda faceva product placement. Tutte cose vere, per carità, anche se in realtà avevo solo bisogno di stare sola 2 giorni e decidere il da farsi. Lui insistette un po’, poi partì. In quei giorni vagai tantissimo, piansi, dormii da sola per la prima volta in 3 anni. La settimana seguente l’ex fidanzato, meno vile di me, colse il renziano suggerimento e mi rottamò.

La seconda volta è stato lo scorso dicembre, in occasione del discorso di insediamento, quando ha menzionato un breve passo del discorso “This is water”, che David Foster Wallace tenne dinanzi ai neolaureati 2005 del Kenyon College. E’ un discorso confezionato ad arte, per rassicurare gli studenti sull’utilità  del oro percorso accademico. Per convincerli che la loro educazione umanistica è uno strumento per essere più felici del consumatore medio americano. Ma soprattutto è un trattato illuminante sulla libertà, scritto per chi vaga ramingo nella selva oscura dei rapporti umani.

Ora, non c’è bisogno di chiamarsi Papillon e farsi 20 anni di penitenziario in Guyana per capire quanto la libertà sia preziosa. Ma la prigionia più subdola è quella della nostra “configurazione di base“, che ci porta e vivere “una vita adulta, come dei morti, incoscienti, schiavi delle nostre teste“, ”profondamente e letteralmente centrati su noi stessi“, “unicamente, completamente, imperiosamente soli”. Il senso di una educazione umanistica è proprio vedere in un modo nuovo “la noia, la routine e la meschina frustrazione“, che costituiscono una grossa parte della nostra vita, e rendere l’esperienza dell’uomo occidentale “sacra, ispirata dalle stesse forze che formano le stelle: amore, amicizia, la mistica unità di tutte le cose fuse insieme“.

La libertà più importante non è essere soli, ma è amare. “Vi sono molti altri tipi di libertà, e del tipo che è il più prezioso di tutti, voi non sentirete proprio parlare nel grande mondo esterno del volere, dell’ottenere e del mostrarsi. La libertà del tipo più importante richiede attenzione e consapevolezza e disciplina, e di essere veramente capaci di interessarsi ad altre persone e a sacrificarsi per loro più e più volte ogni giorno in una miriade di modi insignificanti e poco attraenti”.

Buon 2014 a tutti, e che nessuno si senta solo.

the best has yet to come

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PS Il mio ex-fidanzato, nel weekend della Leopolda, conobbe colei che ora è la sua fidanzata. Se ci penso, segretario o no, Matteo Renzi ha già cambiato la vita a molti italiani.


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