La maledizione di Muzinga

 

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 Chissà perché, la “maledizione di Monctezuma” (che da queste parti bisognerebbe chiamare la maledizione di Muzinga) mi colpisce quando dovrei essere più romantico e ispirato. Mentre scrivo: “Sai, caro, ho una meravigliosa sorpresa per te” traducendo un testo dall’inglese, mi viene un terribile mal di pancia e devo correre in bagno. Torno a scrivere: “Non dirmelo! Ti sei comprata un vestito nuovo.” Lei trillò una risata argentina che gli accarezzò le orecchie come la più deliziosa delle melodie. “Oh, no, amore mio, è una cosa molto più importante. ” “Che cosa?” domandò James, confuso e simultaneamente intrigato. “Ricordi quella notte a Blackpool?” “Oh, sì, come avrei potuto dimenticarla?” Elaine gli rivolse un dolce sorriso, gli prese la mano e se la posò sulla pancia. “Hai capito, adesso?” Oh, no, la pancia! Devo scappare ancora in bagno. Al ritorno: “Oh, cara, è la più bella notizia che potevi darmi!” esclamò James con gli occhi luccicanti di commozione, poi la prese fra le braccia e le diede un lungo, appassionato bacio. “Fra le tue braccia mi sento sciogliere tutta’ bisbigliò lei.” Accidenti, non poteva dirlo in un altro modo? Devo scappare ancora in bagno. Al mio ritorno lui non trova di meglio che dire: “Scusami, non riesco più a contenermi.” Nuova puntata in bagno. “Allora lasciati andare” lo esortò lei...” corsa in bagno “...percorsa da un delizioso fremito di eccitazione che s’irradiò per tutto il suo corpo fino al ventre.” Nuova corsa in bagno. “Le sembrava che un milione di farfalle le svolazzasse nella pancia...“ Corsa supersonica in bagno. “ Lui la prese in braccio con un movimento fluido e la portò verso la camera. ‘Scusa, caro, prima dovrei andare un momento in bagno...’”

Dragor