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La merenda preferita dell’infanzia: i maritozzi

Da Unsoffiodipolveredicannella

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Giusto per non creare fraintendimenti…

Qui in Puglia i maritozzi nulla hanno a che fare con quelli romani tradizionalmente farciti con una nuvola di panna montata.

Si tratta invece di sofficissime trecce di pasta dolce, vendute nei panifici e nelle pasticcerie.

Ho ancora il ricordo da bambina di quando, con vorace golosità, addentavo quelle morbidissime briochine rivestite da un velo di zucchero semolato.

Le amavo per quel gusto così semplicemente delizioso, ma allo stesso tempo le “odiavo” perchè al primo morso veniva giù, come fosse candida neve, una pioggia di zucchero.

Ed allora non vi dico: granelli sparsi su tutto il maglioncino, le manine e la boccuccia tutte appiccicose ma che soddisfazione una merenda che sapeva di cose buone

:D
!!

Oggi, a distanza di vent’anni, anche il cucciolo ha scoperto i maritozzi e li ha eletti senza tentennamenti “merenda ufficiale da portare a scuola”

;)
.

Valutazione post-assaggio:

Maritozzi molto simili agli originali – Promossi a pieni voti

:P

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I MARITOZZI

Ingredienti per circa 9-10  maritozzi:

250gr di farina 00

250gr di farina manitoba 

50gr di lievito madre attivo con germe di grano

75gr di zucchero

tra i 130 ed i 150ml di acqua tiepida 

tra i 130 ed i 150ml di latte tiepido

3gr di sale

75gr di burro morbido

Ed ancora:

una miscela ottenuta mescolando 25ml di acqua e 25ml di latte per spennellare i maritozzi

zucchero semolato per la finitura

Nella ciotola planetaria (o a mano) mescolare prima le polveri e poi aggiungere i liquidi POCO ALLA VOLTA (aggiungete solo quello che le vostre farine assorbiranno, altrimenti vi ritroverete un impasto ingestibile).

In ultimo inserire il burro morbido e lavorare a lungo in modo da ottenere un impasto morbido ma non appiccicoso.

Formare una palla e metterla a lievitare in una ciotola imburrata, lontano da correnti d’aria, per 45 minuti (o comunque fino al raddoppio – magari in pieno inverno anche un’oretta).

Trascorso questo tempo, riprendere l’impasto, rovesciarlo sulla spianatoia infarinata e dare le pieghe così come spiegato (spero che le foto siano di aiuto).

Stendere leggermente un lembo di pasta (foto n.1) e poi riportarlo al centro (foto n.2).

Prendere l’angolo che si è formato a destra, stenderlo leggermente (foto n.3) e riportarlo al centro (foto n.4).

Prendere l’altro angolo che si è formato sempre a destra, stenderlo leggermente (foto n.5) e riportarlo al centro (foto n.6).

Continuare in questo modo fino a chiudere il giro (foto n.7-8-9-10-11-12).

Rivoltare delicatamente l’impasto, lasciando le pieghe sotto, e farlo riposare per circa un quarto d’ora sulla spianatoia appena infarinata, coperto con un canovaccio (foto n.13).

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Trascorso questo tempo, riprendere la pasta e dar la forma di treccine.

Sistemare man mano i maritozzi ben distanziati su una teglia rivestita con un foglio di carta forno.

Spennellarli con la miscela di acqua e latte (conservare quella che avanzerà) e farli dare lievitare fino al raddoppio (per me 45 minuti in una giornata di primavera).

Spennellarli nuovamente con la miscela di latte e acqua e cuocere in forno a 180° per circa 20  minuti (o comunque finchè non prenderanno un bel colore dorato – per me nella parte medio bassa del forno).

Una volta sfornati, i maritozzi andranno spennellati per la terza volta sempre con la stessa miscela di latte e acqua ed in ultimo cosparsi con dello zucchero semolato.

Buona merenda !!

Nota:

Il lievito madre può essere eventualmente sostituito con 20gr di lievito di birra fresco (oppure 5-6gr di lievito di birra disidratato), diminuendo di poco i liquidi (regolatevi sempre a seconda dell’assorbimento).

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Featuring piatto, mug e tovaglietta GreenGate

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