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La Merkel ad Atene. Una visita carica di significati

Creato il 14 aprile 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online
La Merkel ad Atene. Una visita carica di significati apr 14, 2014    Scritto da Fabiano Catania    Attualità, Economia, Europa 0

La Merkel ad Atene. Una visita carica di significati

“Andate avanti così, siete sulla strada giusta del risanamento e delle riforme”.

Queste le parole pronunciate dalla Cancelliera tedesca Angela Merkel durante la sua attesissima visita ad  Atene dello scorso 11 Aprile dove ha incontrato il premier Greco Samaras, quattro anni dopo l’ultima in cui fu fortemente contestata dal popolo Greco che la considerava il simbolo dell’austerity, lo spauracchio imposto dall’alto ad un Paese già in ginocchio a causa della crisi dell’Eurozona.

Sicuramente la Cancelliera non ha trovato un ambiente idilliaco: il giorno prima, infatti, era esplosa un’auto imbottita di esplosivo proprio davanti alla sede della Banca Centrale e a pochi metri dagli uffici della cosiddetta Troika (Fondo Monetario Internazione, Commissione Europea e Banca Centrale Europea). Il governo Greco ha risposto a questa tensione blindando la capitale: sono stati dispiegati seimila poliziotti, vietate tutte le manifestazioni nel centro di Atene, che è stato anche chiuso al traffico, con enormi disagi per i residenti. La visita della Cancelliera Tedesca in questo momento non è certo casuale e porta con sé un carico di significati: innanzitutto la decisione di andare personalmente nel luogo simbolo della crisi dei mercati finanziari europei avviene proprio il giorno dopo lo storico ritorno sui mercati dei Bond ellenici, a distanza di quattro anni dall’ultima volta. L’attesissima asta dei Titoli di Stato Greci è andata a buon fine; sono stati infatti collocati 3 miliardi di Bond a 5 anni, con una inaspettata impennata della domanda pari a 20 volte l’offerta. Questo incredibile risultato ha fatto gridare già al miracolo dopo anni molto bui per il popolo Greco che ha visto arrivare il dato della disoccupazione al 27%.

Ma il dato forse più importante che emerge è probabilmente di natura politica: da una parte, infatti, abbiamo la Merkel che è probabilmente il volto più importante dell’Unione Europea in quanto rappresentante della prima economia del Vecchio Continente. Dall’altra, abbiamo invece la Grecia, Paese messo in ginocchio dall’austerity e dalla politica delle “lacrime e sangue”, che hanno prodotto una sfiducia verso la politica europeista. I sondaggi danno infatti in forte calo il governo di larghe intese del Premier Samaras, il cui destino potrebbe dipendere dal risultato delle Europee di Maggio mentre invece si attesta ad essere primo partito quella Syriza, guidata da Tsipras, che parla di un’Europa diversa e che ha aspramente criticato in un articolo la visita della Merkel. Il sorpasso della sinistra radicale di Syriza sarebbe un segnale politico inquietante per un paese che è appena rientrato sui mercati internazionali e se a Maggio dovessero vincere le forze che vogliono ridiscutere il piano di salvataggio greco (ad oggi il maggiore della storia moderna), sarebbe come rimettere in discussione non solo le politiche attuate fino adesso dalla stessa Grecia, ma anche dell’intera Eurozona.

Ecco perché Angela Merkel ha deciso di scendere personalmente in campo, tranquillizzando e supportando il Governo di Samaras e mettendo il proprio volto nella dura lotta contro i movimenti euroscettici. L’idea è che questa visita sia un primo passo verso una campagna elettorale vera e propria, partendo dal luogo in cui è iniziata quattro anni fa e sperando di richiudere definitivamente il cerchio.

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