Caro Babbo Natale,
sono Claudia. Non so se ti ricordi di me, non ti ho scritto molto in questi anni. Scusa, so che ci tieni.
Non volevo disturbarti troppo, so bene che ci sono un sacco di bambini buoni che ti scrivono e che meritano più di una bambina troppo cresciuta, non ancora adulta ma che si impegna tanto per farsi vedere grande.
Non ho molto da chiederti quest'anno, non mi sento di chiederti scarpe o cose del genere come ho fatto l'ultima volta. Certo, se nel sacco ti avanza un paio di Louboutin non è che lo rifiuto.
E' stato un bell'anno questo, sai?
Sono cambiate un sacco di cose, a partire dalla mia casa e dalla mia città. Sono cambiata tantissimo io anche se non ho ancora raggiunto quello che in realtà vorrei essere per soddisfarmi davvero.
Babbo, quest'anno ti chiedo solo di regalarmi un po' di pazienza e di forza.
Arrivano mesi impegnativi e ne ho bisogno. Non è un capriccio, ti giuro.
Se fossi capricciosa ti chiederei un paio di ali per volare dove voglio e quando voglio.
Ti chiederei di spostare le città per far trovare quelle con le persone che amo vicine vicine.
Sono cresciuta, Babbo; i capricci non li faccio quasi più (a volte sbatto solo i piedi a terra quando non ottengo quello che voglio, però non tante volte!).
Ho solo bisogno di forza per affrontare le mie decisioni e coraggio per prenderne le conseguenze.
Ho solo bisogno di non avere più paura di mettere me davanti agli altri, di non avere più paura di essere felice.
Babbo, mi spieghi come si fa a non doversi sempre sentire in dovere di dare spiegazioni? Cioè, quando tu hai deciso di trasferirti al Polo Nord come hai fatto? Che hai detto? Hai fatto le valigie e sei andato via?
Ti aspetto Babbo,
Il latte e i biscotti sono sotto all'albero, non ti preoccupare io dormirò. Non sbircio!
Cla
P.s. Senti ma sai a chi mi devo rivolgere per un biglietto della lotteria vincente? Grazie.