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La moda e l'ecologia

Creato il 10 ottobre 2011 da Lolly
La moda e l'ecologia Bisogna far sentire di più la nostra voce, a favore di un argomento importante, che sta a cuore a tutti : la salvaguardia del nostro pianeta. Ognuno di noi può e deve far qualcosa, per lasciare ai nostri figli un mondo vivibile. L'ambiente e la moda come convivono oggi?  E' giunto il momento in cui l'effetto distruttivo dell'uomo sull'ambiente va ridotto il più possibile, gli effetti nefasti, rimasti per troppo tempo silenti, sono poco a poco venuti a galla, mostrandoci una realtà da panico, al limite della salvezza. Anche il settore della moda, in apparenza frivolo e leggero,deve aiutare a sensibilizzare la ricerca verso uno stile di vita più ecologico.  E' di pochi giorni fa la dichiarazione di Franca Sozzani, direttrice di Vogue Italia, nominata di recente anche ambasciatrice di buona volontà da una associazione che opera insieme alle Nazioni Unite, che afferma che l'ecologia non interessa a nessuno e che siamo ancora molto indietro, riguardo un tema così urgente.  La moda e l'ecologia E' molto grave l'indifferenza che ci circonda! Bisogna puntare di più su tessuti biodegradabili, materiali di riciclo e colori naturali, considerando la necessità di far leva su fibre innovative come quelle ricavate dalla soia o dalle alghe. Una tra le prime designers ad aver  mostrato sensibilità verso l'argomento è stata STELLA MC CARTNEY , utilizzando tessuti naturali e proponendo pellami vegetali. Per questo autunno-inverno, a dire il vero, c'è stato  qualcuno che ha sposato la tendenza ecologica : GUCCI ad esempio, ha sfornato la prima collezione di occhiali in acetato bio-based in collaborazione con SAFILO, HUMMEL, le sneakers eco-rock ottenute dalla raccolta di bottiglie di plastica, CARMINA CAMPUS, eco-borse realizzate con vecchi tessuti, VIVIENNE WESTWOOD ha proposto capi  e accessori realizzati con materiali di scarto, come cavi elettrici e sacchetti di plastica.  La moda e l'ecologia
La moda e l'ecologia  Anche il marchio low-cost H&M è sceso in campo fornendo una capsule di capi ottenuti da lana e canapa riciclata. Si può fare di più e non aspettare oltre, prima che la nave  affondi irreparabilmente, considerando anche, i processi di lavorazione con impatto zero, l'uso di energia rinnovabile, il contenimento dello spreco (pensate che fino a pochissimo tempo fa il 20% del tessuto usato per fare abiti finiva in discarica),gli oggetti prodotti a Km zero e per ultimo, ma non meno importante, i DIRITTI dei lavoratori.
Lolli

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