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La Nike restaurata

Creato il 09 settembre 2013 da Athenae Noctua @AthenaeNoctua
Chi non conosce la Nike di Samotracia, il capolavoro d'arte ellenistica che svetta sulla scalinata Daru del Musée du Louvre e che ha ispirato, con la posizione delle sue ali, un noto marchio di abbigliamento sportivo? La scultura rodia rappresentante la Vittoria alata, rivenuta sull'isola egea nel 1863, è oggetto di un restauro che, iniziato lo scorso 3 settembre, si protrarrà, secondo quanto annunciato dal Louvre, fino all'estate del 2014. L'intervento, che avverrà in più fasi e che partirà con lo smontaggio dei diversi blocchi di marmo che compongono la Nike (effettuati rigorosamente il martedì, giorno di chiusura), coinvolgerà anche la scalinata principale del museo parigino, che, però, non verrà totalmente chiusa in quanto snodo fondamentale per il traffico turistico.
La Nike restaurata
La scultura, realizzata in marmo rodio intorno al 200 a.C. e attribuita allo scultore Pitocrito, rappresenta Nike (la Vittoria), la figlia alata di Zeus, che termina il suo volo trionfale posandosi sulla prua di una nave da battaglia facente parte di un gruppo scultoreo affacciato su un ninfeo. Il monumento fu forse dedicato dai Rodii ai Cabirii, divinità dell'oltretomba particolarmente care agli abitanti di Samotracia che proteggevano i naviganti, per celebrare una vittoria ottenuta contro i Fenici.
La statua ha una foggia sorprendente per il realismo con cui sono resi il movimento della dea e le pieghe del panneggio schiacciato dal vento contro il suo corpo. Nonostante la Nike sia priva di testa e braccia, lo studio dell'attaccatura dell'una e delle altre ha permesso di ricostruirne la posizione originaria, determinando per gli arti una posizione diversa: il braccio destro era abbassato, il sinistro sollevato. Ma ciò che più colpisce maggiormente è senz'altro il gioco delle pieghe dell'abito, un preziosismo tipicamente ellenistico che muove dalle innovazioni fidiane delle sculture del Partenone e che fa sembrare viva e volante questa figura «protesa con impetuoso dinamismo sulla base a prora della nave, immersa nello spazio e modellata dal vento che investe e sconvolge il frusciante panneggio» (G. Becatti).
La Nike restaurata
Il restauro, che il Louvre meditava già da una quindicina d'anni, non è finalizzato a riparare danni ingenti, ma solo a pulire la statua dalla patina che negli anni ne ha scurito la superficie e a ridisegnarne il piedistallo per avvicinarla al livello dello spettatore.
Il costo dell'intervento è stato stimato in 4 milioni di euro, tre dei quali sono già stati reperiti grazie alle sponsorizzazioni; per l'ultimo milione, la direzione ha messo in piedi un'iniziativa non nuova alle modalità di lavoro del museo, la Tous mécènes! (letteralmente "Tutti mecenati"), invitando chiunque lo desideri a contribuire al raggiungimento della cifra totale.
La Nike restaurata
C.M.

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