Magazine Cucina
Ho aspettato di mettere insieme tutte le foto fatte in questi mesi per pubblicare il post di chiusura (scritto il 2 agosto, a Colorno). Il mio ultimo racconto di questo 27° corso di tecniche di base.
Il primo e l'ultimo giorno.
Colorno 2 giugno-2 agosto 2014
Due mesi esatti dall'arrivo a Colorno, dal giorno in cui entrai in Alma non come blogger, non come assaggiatrice ma come studente. Già, studente del corso di Tecniche di base.
Avrei potuto scegliere il corso di pasticceria ma il richiamo alla cucina, agli ortaggi, ai pesci, alle carni, alla pasta fresca è stato più forte. Il richiamo alla terra e al mare è stato immediato. Come lo è stato per Gabriele, Fabrizia, Marco, Riccardo, Matteo, Simone, Luca, Pierpaolo, Sofia, Sabine, Stefano, Andrea, Mauro, Paulo, Adriano, Francesco, Alessandro, Leopoldo, Davide, Daniele. E forse come lo è stato prima di noi per Vania e Fabio, i nostri chef docenti che in questi intensi mesi ci hanno fatto capire qualcosa in più della cucina che conoscevamo.
Nonostante io viva da diversi anni il meraviglioso mondo dell'enogastronomia, da appassionata, da blogger, da sommelier, da storica, da curiosa, da mamma, mi mancava la tecnica di una scuola, mi mancavano i ritmi serrati e frenetici, mi mancava la precisione.
E allora per un po' ho messo via la creatività, la passione, la generosità per una scommessa. Una scommessa con me stessa. Ho scelto Alma e ho scelto di viverla con l'umiltà e il rispetto che si devono avere nella vita.
Ho scelto assieme ai miei compagni, la conoscenza e la tecnica. Insieme abbiamo scelto di frequentare il corso di tecniche di base, di pelare patate, di tagliare carote, di disossare polli e sfilettare pesci, di impastare, di pulire, lavare, stoccare e di assimilare tutta la cultura e la vera cucina che si respira in questa grande scuola!
E credo che da oggi in poi, aggiungeremo qualcosa in più alla nostra vita. Credo che da oggi in poi cucineremo le interiora perché abbiamo imparato a conoscerle e ad impreziosirle, credo che prepareremo lo sgombro sott'olio e la giardiniera di ortaggi perché abbiamo imparato a conservare, credo che faremo tanti centrifugati di carote e sedano perché abbiamo imparato a non buttare via nulla, credo che continueremo a sfilettare i pesci tondi e piatti nel modo giusto perché abbiamo imparato a rendere presentabile un piatto. Credo che da oggi in poi lavoreremo con più metodo.
Quando mi chiedono come si diventa blogger, io rispondo sempre: con lo studio, la pratica, la costanza, la dedizione, il tempo e l'umiltà.
E se mi chiedono come si diventa chef de cuisine, rispondo con lo studio, la pratica, tanta pratica, la costanza, la dedizione, il tempo e tanta umiltà.
Credo che per fare del tuo lavoro, la tua forza, devi investire tutto il tuo tempo, le tue ore, devi crederci tanto e devi continuamente essere presente.
Perché come disse un giorno lo chef Michel Magada "il cuoco si crea in cucina"
Mi chiedete se ho vinto la mia scommessa? Si, lo dico con l'orgoglio di chi questa scuola l'ha fatta, di chi questa scuola l'ha vissuta a 360° facendo salti mortali per coniugare famiglia e lavoro. Ma alla fine con un po' di sacrificio sono riuscita a terminare il mio percorso con successo.
L'ho sempre detto, questa è una scuola di emozioni forti. Ed io di emozioni me ne porterò dentro tante. Ho creato legami, ho costruito rapporti, ho imparato, guardato, vissuto intensamente, ho sorriso tanto e ho anche pianto. Perché, lo sapete, quando faccio le cose, mi piace farle con il cuore.
Oggi lascio Colorno per tornare alla mia vita di tutti i giorni, alla mia vita di moglie, di mamma, di food blogger. E chiudo la porta della mia casa in via Cairoli con una lacrima. Una lacrima di gioia perché quello che ho vissuto qui dentro e dentro quella reggia è stato un tassello bellissimo della mia vita. Alma è studio, impegno costante, lavoro pesante ma è anche sorrisi, abbracci, amici, fratelli e quello che mi hanno dato i miei ragazzi, i miei chef me lo porterò sempre dentro al cuore.
Ho ricevuto tante dimostrazioni d'affetto. C'è chi mi considerava la sua sorella maggiore, chi ha avuto bisogno di una spalla su cui piangere, chi mi ha definito la sua mamma di Colorno, chi mi ha scritto messaggi bellissimi, chi mi ha fatto regali gustosissimi. C'è forse qualcosa di più bello???
Emozioni, tante emozioni. Questa è la mia, la nostra Alma.
E chiudo qui il mio racconto durato due mesi, chiudo qui (perché ho già le lacrime agli occhi) e ringrazio tutti, ma proprio tutte quelle meravigliose anime che hanno reso il mio cammino felice.
Ringrazio Giovanni, Andrea, Candida, Laura, Diana, Eliana, Enza, Benedetta, Marco, Vania, Fabio, Marino, Luca, Davide, Michele, Paula, Chiara, Bruno, Michel, Tiziano, Matteo, Walter, Laura, Cristian, Massimo, insieme a tantissime altre anime : la Grande Brigata di Alma che ogni giorno lavora per portare in alto la Grande Cucina Italiana.
Ringrazio Cristina, la mia coinquilina-Alma per avermi regalato momenti felici, risate spontanee, mangiate goderecce e abbracci sinceri e per avermi fatto scoprire il valore di una vera amicizia nata per casa e già...on the road.
Ma soprattutto ringrazio loro: i miei ragazzi del 27° corso di Tecniche di base. Siete persone stupende e io voglio vedervi volare in alto, voglio che continuiate a credere nel vostro bellissimo sogno e voglio che lo facciate con tutta l'anima, con tutta la grinta e la tenacia e il costante sacrificio che ci vuole per fare questo mestiere.
Come dice la chef Vania Ghedini "questo è il lavoro più bello del mondo se ci credi veramente".
Io continuerò a seguirvi sempre, continuerò a vedervi crescere e diventare grandi uomini, grandi donne e grandi cuochi. Non perdete mai il vostro entusiasmo, il vostro sorriso, la vostra voglia di spaccare il mondo. Continuate a crederci con la testa e con il cuore. Sempre.
Mi avete dato tanto, io forse ho dato tanto anche a voi. A volte bastava un sorriso per riprendere le ore di lavoro con la marcia giusta, a volte bastava un aiuto rivolto al più debole, a volte bastava una birra insieme per rilassarci, a volte bastava un abbraccio per sfogarci. Tutto quello che abbiamo vissuto insieme lo porteremo con noi, sarà un ricordo sempre vivo. Insieme, anche vivere Alma è stato più bello, è stato più semplice.
E come ho già scritto e detto a tanti di voi, voglio essere fiera di voi, come lo sono oggi. Per chi ce l'ha fatta da vincitore e chi ce l'ha fatta da combattente, abbiamo combattuto insieme una battaglia in modo onesto e da amici e questo credo sia l'inizio di una grande vittoria.
Vedervi crescere in questi due mesi, vedervi cambiare, vedervi arrivare puntuali, con la divisa stirata e con la barba rasata, senza orecchini e pircing. Con la voglia e la carica di incominciare una nuova giornata di lavoro, con la voglia di scoprire sempre ingredienti nuovi, con la voglia di dare sempre il massimo per riuscire, con la voglia di finire questa scuola a testa alta e con la voglia di ricominciare alla grande.
Vedere Leone fare passi avanti giorno dopo giorno, settimana dopo settimana per imparare ad averlo un metodo, vedere la Fabri non arrendersi mai fino alla fine perché è quello che vuole, vedere la precisione silenziosa di Salamina, vedere l'operatività di Daniele, la rapidità di Mastella, la disponibilità di Eduardo, la positività di Ricca, l'ordine di Sabine è qualcosa che non dimenticherò. E' questo che fa una grande Brigata. E noi lo eravamo.
Questa è l'Alma che ho vissuto e lo devo anche a voi.
Porterò sempre con me il silenzio e la concentrazione nelle aule e i sorrisi nel cortile. Le chiacchere davanti ad un cocktail e gli abbracci di arrivederci... Perché ci rivedremo ancora, noi ragazzi del 27° corso di Tecniche di Base, Alma.
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