La p3 condizionava le istituzioni. le accuse vanno dalla corruzione, finanziamento illecito e abuso d’ufficio

La Procura di Roma è sicura che la P3 è stata un’associazione a delinquere che, oltre a Flavio Carboni , Arcangelo Martino e Pasquale Lombardi , aveva al suo vertice Marcello Dell’Utri e Dennis Verdini.
Venti gli indagati , tra cui spuntano il nome dell’ex primo presidente della Cassazione , Carbone, e quello di un altro parlamentare del Pdl , Massimo Parisi. Una loggia che si è macchiata di reati che vanno dalla corruzione al finanziamento illecito , passando per diffamazione , abuso d’ufficio e violenza privata. Gli avvocati di Verdini hanno già bollato le indagini come surreali.

Verdini, Dell’Utri , Carboni , Lombardi, Martino, ma anche altri personaggi quali l’imprenditore Porcellini , il presidente dell’Arpa della Sardegna , e altre figure importanti della Sardegna , erano un’associazione per delinquere. Che aveva lo scopo di realizzare una serie indeterminata di delitti di corruzione , abuso d’ufficio illecito finanziamento , diffamazione e violenza privata.
Un gruppo caratterizzato dalla segretezza degli scopi che cercava di condizionare il funzionamento di organi di rilevanza costituzionale , nonché apparati di pubblica amministrazione dello Stato e degli enti locali , con l’obiettivo di rafforzare la loro leadership collocando persone gradite , sia il potere di influenza , sia la propria forza economico – finanziaria, grazie anche al programma di sviluppo di imprese operanti nel settore delle fonti energetiche rinnovabili. L’eolico.
A coordinare tutto, per i Pm, erano Carboni , Martino, Lombardi, Verdini e Dell’Utri che costituivano , organizzavano e dirigevano l’associazione e , per gestirne l’attività e realizzarne gli scopi , sviluppavano una fitta rete di conoscenze nei settori della magistratura , della politica e dell'imprenditoria. Amicizia sfruttate per i fini segreti del sodalizio e per il finanziamento di esso e dei suoi membri. L’associazione giuridica permetteva di acquisire informazioni riservate e influire sull’esercizio delle funzioni pubbliche rivestite della personalità avvicinate.
I Pm spiegano l’interferenza di questi uomini. Ottenere la nomina di alcuni dirigenti di enti locali , influenzare la decisione della Consulta sul Lodo Alfano , indirizzare la decisione della Consulta sul Lodo Alfano, indirizzare il Csm circa la scelta tra i candidati alla presidenza della Corte d’Appello di MIlano e Salerno , e alla Procura della Repubblica di Isernia e di Nocera Inferiore, fare ottenere sentenze a loro favorevoli. Inoltre ha fatto pressioni per far accogliere il ricorso di Formigoni contro l’esclusione della sua lista alle regionali del 2010 e, una volta appreso dell’insuccesso, per avviare un ispezione punitiva nei confronti dei magistrati che avevano respinto il ricorso.
La P3 si diede da fare anche per ottenere notizie su procedimenti riguardanti persone a loro vicine , per influire sulla scelta dei candidati a cariche pubbliche mediante la diffusione di notizie false ( noto quello su Caldoro). Attività possibili attraverso il finanziamento di alcuni imprenditori in cambio di cariche di partito in sede locale.
Il rinvio del contenzioso fiscale della Mondadori pendente davanti alla Commissione tributaria ritenuta ostica , è grazie anche al primo presidente della Cassazione, Carbone, che accettava la promessa di futuri incarichi da ricoprire nel tempo del suo riposo. Carbone decise il rinvio alle Sezioni Unite per favorire Mondadori , procrastinando la decisione della causa , in violazione dei doveri di imparzialità. Carbone è intervenuto anche per l’arresto di Cosentino.
Inoltre ci sono i soldi. Verdini e Parisi hanno preso contributi da vari imprenditori per un valore di 800 mila euro. Così anche Dell’Utri che ha ricevuto 100 mila euro dall’imprenditore Fornari. Versamenti non deliberati e mai iscritti a bilancio.