Si racconta che Maria Teresa D'Austria, consorte del re Ferdinando II° di Borbone, soprannominata dai soldati "la Regina che non sorride mai", cedendo alle insistenze del marito buontempone, famoso per la sua ghiottoneria, accondiscese ad assaggiare una fetta di Pastiera e non poté far a meno di sorridere, compiaciuta alla bonaria canzonatura del Re che sottolineava la sua evidente soddisfazione, nel gustare la specialità napoletana. Pare che a questo punto il Re esclamasse: "Per far sorridere mia moglie ci voleva la Pastiera, ora dovrò aspettare la prossima Pasqua per vederla sorridere di nuovo".
A Napule regnava Ferdinando
Ca passava e' jurnate zompettiando;
Mentr' invece a' mugliera, 'Onna Teresa,
Steva sempe arraggiata. A' faccia appesa
O' musso luongo, nun redeva maje,
Comm'avess passate tanta guaje.
Nù bellu juorno Amelia, a' cammeriera
Le dicette: "Maestà, chest'è a' Pastiera.
Piace e' femmene, all'uommene e e'creature:
Uova, ricotta, grano, e acqua re ciure,
'Mpastata insieme o' zucchero e a' farina
A può purtà nnanz o'Rre: e pur' a Rigina".
Maria Teresa facett a' faccia brutta:
Mastecanno, riceva: "E' o'Paraviso!"
E le scappava pure o' pizz'a riso.
Allora o' Rre dicette: "E che marina!
Pe fa ridere a tte, ce vò a Pastiera?
Moglie mia, vien'accà, damme n'abbraccio!
Chistu dolce te piace? E mò c'o saccio
Ordino al cuoco che, a partir d'adesso,
Stà Pastiera la faccia un pò più spesso.
Nun solo a Pasca, che altrimenti è un danno;
pe te fà ridere adda passà n'at' anno!"
- Ingredienti:
Per la pasta :
150 gr. zucchero
150 gr. di strutto
350 gr. di farina
4 uova
un pizzico di sale
1 bustina di vaniglia
Per il ripieno :
500 gr. di ricotta
400 gr. di zucchero
250 gr. di grano
200 gr. di cedro candito
50 gr. di burro
6 uova
mezzo litro di latte
buccia grattugiata di un limone
una bottiglina di acqua di fior d'arancio cannella in polvere
sale q.b.
Preparazione:
- Far ammollare il grano in acqua per due o tre giorni, quindi scolarlo in una casseruola, coprirlo nuovamente di acqua e lessarlo per circa un' ora.
- Preparare intanto la pasta: impastare sulla spianatoia la farina con lo zucchero, lo strutto, tre tuorli e un pizzico di sale.
- Lavorare la pasta quel tanto che basta a renderla omogenea, quindi farla riposare in un luogo fresco.
- Preparare il ripieno: scolare il grano dall' acqua di cottura, rimetterlo nella casseruola, versarvi sopra il latte aggiungere due scorzette di limone, un pizzico di cannella, mezzo etto di zucchero, un pizzico di sale e cuocere a fuoco moderato fino a completa riduzione del latte.
- Togliere dal fuoco e lasciare raffreddare.
- Riunire in una terrina il grano(eliminare le scorzette), la ricotta passata al setaccio, il rimanente zucchero, la rimanente scorza di limone grattugiata,il cedro tagliato a dadini un pizzico di cannella e l' acqua di fior d' arancio.
- Legare il tutto ai tuorli e completare con quattro albumi montati a neve.
- Stendere la pasta dello spessore di pochi millimetri, ricavarne un disco di 30 cm. di diametro e foderare con questo una teglia unta di burro; versare il ripieno nella teglia.
- Stendere di nuovo la pasta avanzata e ricavarne delle strisce; disporle a forma di
grata sulla superfice del ripieno e cuocere la pastiera in forno caldo. - Ritirarla quando la pasta è ben dorata, lasciarla raffreddare, sfornarla su un piatto di servizio, cospargerla di zucchero vanigliato e servirla.
Quanto nutre una porzione (100 g): 400 calorie
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