Lunedì 08 Luglio 2013 10:52 Scritto da Paola Nigro
Qui tutti i racconti della serie "La piccola Annie".
Buon compleanno Annie.
Infatti quel giorno era molto speciale, si, più speciale degli altri.
E sapete perché? Era il compleanno della nostra piccola Annie.
La bambina non riuscì a dormire per tutta la notte ansiosa com'era di ricevere i regali, come del resto tutte le bambine il giorno del proprio compleanno.
Poi la mattina dopo si alzò dal letto molto presto, fece la sua solita passeggiata nel bosco e diede una tazza di latte al suo cagnolino Briz, che abbaiava dall' altro giorno non avendo ricevuto il suo latte quotidiano.
Siccome era domenica il padre non andava a lavoro e quindi tutti avevano un motivo in più per essere felici.
Ma la più felice di tutti era Annie che aveva il cuore che le batteva forte forte quasi volesse scoppiare dalla contentezza.
La bimba dopo la passeggiata nel bosco, entrò in casa e vide il padre seduto su una poltrona che leggeva il giornale di ogni giorno.
Senza farsi notare gli andò dietro e dopo avergli bendato gli occhi con le sue piccole manine, facendo un tono diverso, disse - vediamo se indovini io chi sono -.
E il padre riconoscendo sua figlia, meravigliato, esclamò - ma certo tu sei Annie -.
- Bravo papà - disse la bambina - vedo che non hai perso la memoria -.
- Tu piuttosto, Annie, mi sapresti spiegare, perché sei tanto felice? Non mi sembri la stessa -.
- Oh, non è niente papà, è soltanto,che oggi è il mio... - ma prima che potesse pronunciare l’ultima parola si tappò la bocca con le mani.
- Avanti Annie, che ti succede?!.
- Niente papà, proprio niente, volevo solo dire che oggi è una bella giornata, ecco tutto -.
Ma la monella non aveva ancora esaurito tutte le sue energie e sentiva che quel giorno così speciale sarebbe stato pieno di sorprese impreviste per lei.
Infatti la curiosona senza farsi notare dalla mamma entrò in cucina e ficcò il naso nel frigorifero.
Come già si aspettava trovò una bella torta piena e farcita al cioccolato, con ciliege candite e una scritta fatta di crema che diceva “BUON COMPLEANNO ANNIE".
Era davvero una prelibata leccornia,che non poté però contemplare a lungo,perché la mamma entrò proprio in quel momento in cucina ed ebbe appena il tempo di richiudere il frigorifero.
- Annie, ma cosa stai combinando, forse un'altra delle tue?!- chiese la mamma piena di stupore.
- Niente mamma, proprio niente, stavo solo rinfrescandomi un po'le mani davanti al frigorifero, sai oggi fa molto caldo.
- Oh, meno male, credevo stessi facendo un'altra cosa -.
- Ma non pensarci proprio mamma - A proposito Annie, dorme ancora Charol? Sono già le due del mattino -.
- Credo proprio di sì mamma, ma non preoccuparti vado a tirare io giù dal letto quella pigrona -.
E così detto, salì le scale e si precipitò nella stanza della sorella.
- Allora la signorina Charol dorme ancora?!-
- E piantala Annie, non vedi che sto dormendo?- disse la dormigliona di Charol.
- E tu non vedi che sono le due passate?! -.
- Hai sempre voglia di scherzare tu, quanto ci scommettiamo che sono appena
le sei del mattino?- e fece il verso di guardare la sveglia. Quando poi si accorse che erano veramente le due, balzò improvvisamente giù dal letto e disse con un po’di vergogna - credo, credo che hai proprio ragione tu, Annie -.
- Come non detto - rispose la birichina -.
- Però non te ne andare ancora - disse la sorella - dammi almeno il tempo di cambiarmi e sono giù -.
Dopo che Charol fu pronta,scesero insieme le scale e mentre stavano agli ultimi scalini, Annie si mise le mani fra i capelli e disse - oh, che sbadata mi stavo dimenticando di una cosa importantissima -.
- Davvero e di cosa?- rispose con curiosità Charol.
- Mi stavo proprio dimenticando di andare a salutare Perzi, ma ora che mi sono ricordata, mi precipiterò da lui -.
- Oh,Annie finirà proprio per farmi impazzire - esclamò Charol.
Ma Annie non badò a quello che diceva la sorella, di corsa entrò nella stalla dove vi trovò Perzi, il suo agnellino inseparabile.
- Buon giorno Perzi,hai passato una buona nottata? - chiese Annie.
Ma l’agnellino le rispose con un belato.
- Porse tu non mi capisci, ma credo che sei un agnellino molto intelligente -.
Annie però si aspettava troppo da lui e quasi non si ricordò che gli animali non
possono parlare.
- Annie, corri - la chiamò Charol – vieni, è ora di mangiare -.
- Senti Perzi, questa è mia sorella che mi chiama, adesso me ne devo proprio andare,però ritornerò più tardi,ciao -.
E dopo averlo salutato, s’incamminò verso casa con il cuore pieno di gioia al solo pensiero che l’ora di ricevere i regali era molto vicina.
- Dai Annie, siediti a tavola, hai proprio l’aria di una sognatrice, ti vuoi muovere?!- disse la sorella.
- Certo Charol, adesso mi siedo -.
E dopo che la festeggiata si mise a tavola,la mamma servì degli ottimi pranzetti che Annie divorò in un secondo.
- Annie, stai attenta, potresti soffocare - esclamò la madre.
- Ma no, non ti preoccupare, a proposito cosa c’è da mangiare adesso?- Beh, questa è proprio una sorpresa, aspetta e vedrai -.
Passarono circa cinque minuti dopo che la mamma portò a tavola la torta del compleanno. Quando poi Annie vide arrivare la sua torta piena e farcita al cioccolato con sopra dieci candeline, balzò diritta in piedi e gridò con tutto il fiato che aveva in gola - evviva, urrà alla mia torta, come sono felice - poi si interruppe un attimo e disse a bassa voce - lo sai mamma, mi sem-bra di averla già vista da qualche altra parte questa torta…
- Oh, ma allora quando ti ho sorpreso che curiosavi davanti al frigorifero tu...-
- Ecco,vedi mamma io non volevo farlo, però...-
- Certo Annie ho capito, è stata ancora una volta la tua forte curiosità, ma non ti preoccupare, ti perdono anche per questa volta, però bada di non ripetere più una sciocchezza come questa -.
- Va bene mamma - disse Annie e inghiottì di colpo una fetta della sua torta.
Dopo che ne ebbe mangiate ben dieci, proprio come i suoi anni, rivolta ai
genitori disse – Beh, adesso se non vi dispiace me ne salgo nella mia stanzetta -.
Ma no Annie, vuoi perderti la parte più bella del tuo compleanno? Tieni, ecco il mio regalo - disse il padre - spero che ti piacerà e tanti auguri -.
Appena Annie vide davanti a sé un pacco così grande, non stette in sé dalla contentezza.
Dopo aver tolto diversi fiocchi che legavano il suo regalo, non le restava che aprire una scatola.
- Oh, che belli - disse Annie dopo aver tolto il coperchio della scatola - sono proprio gli stivaletti che desideravo, tante grazie papà -. Ma non ebbe ancora finito di contemplare i suoi nuovi stivaletti che la mamma esclamò - aspetta a dire tu, non hai ancora visto il mio regalo - e le porse un pacco ancora più grande.
Annie che si trovava davanti a un nuovo pacco si precipitò ad aprirlo e dopo averlo slegato, stupefatta gridò - ma, ma é proprio un vestito, sogno o son desta, stento a crederci -.
- Ma Annie non vedi che è vero?- le sussurrò sottovoce la mamma.
- Oh mamma, grazie é davvero di seta e proprio del mio colore preferito, il celeste -.
Non poté nemmeno contemplare a lungo il suo secondo regalo, che la sorella le disse - Annie avrei anch'io un regalo per te, ma lo potrai vedere solo stasera perché é una sorpresa -.
- Ma cosa dici Charol, regalo, sorpresa?!.
Annie si chiedeva ancora nella sua testa cosa avesse voluto dire Charol e mentre saliva le scale che portavano alla sua stanza, cercava di rispondere a mille punti interrogativi.
Quando giunse alla sua cameretta si stese sul letto e con le mani dietro la testa cercò di indovinare cosa avesse potuto regalarle sua sorella — forse mi regalerà un cappello, ma no sicuramente una gabbia di uccelli, perché sa che mi piacciono molto gli animali ,o addirittura un uccello vero; ma certo, mi regalerà una bicicletta o forse no, sarebbe troppo bello, adesso ci sono davvero, sono sicura che mi regalerà un libro -.
E così passò tutto il pomeriggio chiusa in camera ad indovinare il regalo che avrebbe potuto farle sua sorella.
Poi la sera Charol entrò nella sua stanza e le disse con voce allegra - vieni Annie é giunta l’ora di sapere quale sarà il tuo regalo -.
- Oh, finalmente posso saperlo, ero così stanca di aspettare, sai ho provato a indovinare ma non ci sono proprio riuscita, non ho idea di cosa mi regalerai, ma sono curiosa di saperlo -.
- Annie, vedi questa chiave?-.
- Certo che la vedo Charol, ma non vorrai mica regalarmi una chiave?!-.
- No di certo Annie, non te la regalerei nemmeno se fosse stato il tuo onomastico, e pensa al compleanno! - continuò la sorella - sai, l’ho trovata in un cassetto dell'armadio chiuso il mese scorso ed é molto preziosa, altrimenti non potrai mai vedere il tuo regalo -.
- Allora vuol dire che questo "misterioso"regalo si trova in una cassa o in qualcosa del genere -.
- Brava finalmente hai capito - e la afferrò per la mano conducendola in soffitta.
- Ma Charol, perché mi porti nella soffitta? Non é mica lì che troverò il mio regalo?- esclamò Annie.
- E invece é proprio così - disse la sorella portandola davanti ad una grande cassa.
- Vedi questa chiave?- chiese Charol.
- Sono tutt’occhi e tutta orecchie -.
- Adesso ci sarà molto utile - e così detto aprì la cassa, tolse il panno che copriva il "misterioso" regalo e lo mostrò ad Annie.
Appena vide il suo regalo Annie saltò in aria dalla contentezza e gridò a squarciagola - oh,che bello,come sono felice,questo é Lem il mio orsacchiotto di pezza,con lui ho giocato sin da piccola, credevo che la mamma l’avesse
buttato e invece é ancora qui,tante grazie Charol -.
- Di niente Annie, non mi devi ringraziare, ringrazia soprattutto questa chiave,senza di lei non avrei mai scoperto che Lem era in quella cassa -.
- Beh, grazie chiave e grazie anche a te Charol, perché la chiave senza di te non sarebbe mai riuscita ad aprire la cassa, non credi? -.
- Certo,certo hai ragione, ma non facciamo complicazioni, é tardi ormai, buona notte Annie -.
- Notte anche a te - e aprì la porta della sua stanza.
Dopo essersi coricata nel letto prese il suo orsacchiotto in mano e disse - che bello LEM,finalmente ti ho ritrovato, sai ti ho cercato tanto in questi ultimi giorni, ma adesso che sei qui ricominceranno anche le nostre avventure insieme,intesi?-.
E così detto si addormentò, non accorgendosi di essere ancora vestita,ma era ormai troppo tardi ed Annie era profondamente addormentata nel magico mondo dei sogni.