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La pittura a tempera

Creato il 20 febbraio 2014 da Artesplorando @artesplorando
La pittura a temperaQuella della pittura a tempera è una tecnica caratterizzata dall'uso dei pigmenti legati da sostanze grasse, ma non oleose, come emulsioni di uovo, latte, lattice di fico, gomme, cere, colle ecc. Il termine deriva proprio da "temperare", cioè stemperare i colori, mescolarli in giusta misura. I supporti usati per la tempera sono il legno, metallo, pietra, cartone, tela, carta, ecc. La tempera fu usata per tutto il Medioevo, prima della diffusione della pittura a olio su tela. La fonte principale per lo studio di questa tecnica è il Libro dell'Arte di Cennino Cennini.Ne esistono di due tipi diversi. La tempera grassa è una variante in cui i leganti sono sostanze oleose e resinose che rendono il colore fluido e trasparente. Comincia ad essere usata fra il XIV e il XV secolo.La tempera magra invece usa come legante una gelatina, una colla vegetale o una sostanza derivata dalla caseina che si presenta come un film opaco tendente a schiarire con l'essicamento. Rispetto ai colori ad olio le tempere presentano il vantaggio di asciugare rapidamente, rimanendo in alcuni casi insolubili all’acqua e di avere tinte più stabili nel tempo. Uno svantaggio è rappresentato dalla variazione di tono che subentra tra il momento della stesura e l'asciugatura. A prescindere dalla composizione del legante, si può distinguere in tempere verniciate – molto simili nel loro aspetto a pitture ad olio – e tempere non verniciate, dall’aspetto piatto e opaco.

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