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La Politica e il Maggio: farsa o tragedia?!

Creato il 09 gennaio 2013 da Firenze5stelle @firenze5stelle

Ancora una volta, lunedì 17 Novembre, il Consiglio Comunale si è svolto in assenza del Sindaco, nonché presidente della Fondazione e quindi del c.d.a. del teatro, il quale dimostra di ritenere assai più allettanti gli eventi, i salotti televisivi, le inaugurazioni.

Erano presenti i lavoratori del Maggio in attesa di risposte esaustive circa le sorti del loro teatro.

Alcune domande sorgono spontanee: è forse questo il “nuovo” modo di far politica? Soprattutto cosa comporta un simile atteggiamento in una città come Firenze ?

La Politica e il Maggio: farsa o tragedia?!
Nulla di buono, ci occorre rispondere! Tante parole e tanta propaganda mentre si annunciano per il Maggio licenziamenti, rischio di commissariamento e di declassamento da “Ente lirico” a “Teatro di tradizione”. Ci pare quindi che non ci sia nulla di cui andare fieri. Matteo Renzi dimostra nei fatti un totale disinteresse per la vita della sua città quella fatta di diritto al lavoro, dignità, competenza, saperi e cultura.

Pochi giorni fa l’assessore alla Cultura Cristina Scaletti ha deciso di inviare una lettera ai componenti del Consiglio d’amministrazione della Fondazione, ricordando le difficoltà del teatro, del personale e rammaricandosi per l’addio di due figure fondamentali : il direttore artistico e il direttore del coro.

L’assessore ha annunciato un futuro voto contrario al bilancio consuntivo 2012 del Maggio musicale con la richiesta di attivare strumenti straordinari di gestione.

Al consiglio comunale c’erano i lavoratori del teatro i quali dichiarano che a nulla sono valsi i loro sacrifici. Lamentano una dirigenza inadeguata a risolvere i problemi strutturali della Fondazione, bene che appartiene alla collettività, si oppongono al commissariamento e alla volontà deleteria della direzione di procedere con ulteriori 26 licenziamenti. Richiedono che sia convocato un tavolo con gli enti locali per individuare un percorso con un nuovo Consiglio di amministrazione per risollevare le sorti del Maggio attraverso una sana collaborazione fra lavoratori e vertici aziendali e scongiurare i licenziamenti che mettono in pericolo le professionalità artistiche, vanto riconosciuto a livello mondiale.

Il vice sindaco Nardella , l’assessore all’istruzione Di Giorgi e il responsabile della commissione cultura Bieber hanno rassicurato i manifestanti dichiarando che il Maggio deve trovare delle soluzioni adeguate senza licenziamenti.

Mercoledì 19 si è tenuto uno sciopero dei lavoratori delle sigle cgil e cisl davanti al Teatro dell’Opera all’occasione delle Prima del balletto “il mago di Oz” e del “Gianni Schicchi”; essi dichiarano l’inadeguatezza della gestione che ancora non è riuscita a risolvere la grave crisi finanziaria in cui versano e che incide negativamente sul loro futuro. Alcuni lamentano gli eccessivi i compensi che percepiscono i dirigenti e che contrastano con i sacrifici che invece vengono loro richiesti.

Dal suo canto, in un’intervista rilasciata ad una emittente televisiva, la Soprintendente Colombo ha dichiarato la sua contrarietà riguardo all’annuncio di Cristina Scaletti al voto contrario del bilancio consuntivo, adducendo il fatto che lo stesso si fa sempre a maggio e che quindi ancora non c’è alcun problema. La soprintendente ha inoltre dichiarato che al momento del suo insediamento alla Fondazione, Salvo Nastasi Direttore dello spettacolo dal vivo del Ministero dei Beni Culturali, le aveva già annunciato la possibilità del commissariamento del teatro. Ma non era stata forse interpellata e chiamata proprio per evitare questa dolorosa possibilità?

Mercoledì lo spettacolo si è tenuto ugualmente anche se in forma ridotta. La direzione ha assicurato che qualora gli spettatori lo avessero richiesto, i biglietti sarebbero stati cambiati in altra data o rimborsati in quando lo sciopero non garantiva lo standard di eccellenza che solitamente caratterizza il Maggio.

Siam giunti infine al tragico e purtroppo prevedibile epilogo della vicenda: il giorno di S. Silvestro il Sindaco nonché Presidente della Fondazione ha firmato le lettere di licenziamento dei dieci lavoratori che non avevano accettato gli incentivi previsti dall’accordo del % Giugno. Cristina Scaletti ed Elisa Simoni, assessore al Lavoro della Provincia chiedono “l’immediato commissariamento del Teatro”. Le promesse e le rassicurazioni hanno avuto il peggiore dei risultati …parole tante parole e nulla di più.

Quanto accade è l’ennesima dimostrazione che i temi culturali in questo paese e nello specifico anche nella nostra città, soffrono di una consolidata trascuratezza nell’essere sufficientemente o adeguatamente affrontati, per cui trovare la soluzione dei problemi sembra cosa ardua, quasi impossibile.

Siamo nuovamente dinanzi ad una Farsa in cui gli uni scaricano le colpe sugli altri e chi ci rimette, come sempre sono i lavoratori, l’arte e i suoi fruitori.

Negli ultimi decenni la gestione dei Beni culturali è stata farraginosa a causa di un labirinto normativo delle competenze e responsabilità, ripartite fra Regioni, Province e Comuni con evidenti conseguenze disastrose.

I tagli effettuati dai governi che si sono succeduti hanno aggravato ulteriormente la situazione. Molti propongono come soluzione l’ingresso di sponsor privati incentivati da sgravi fiscali. Su questo argomento è in atto un dibattito acceso e controverso fra gli addetti ai lavori.

I numerosi appelli delle personalità del mondo della cultura spesso non sono accolti con l’interessamento dovuto, come se la cultura fosse estranea alla vita reale, un qualcosa di cui il cittadino può anche fare a meno.

Tutto ciò ha portato ad un allontanamento fra la cultura e la società civile che non si sente più legittima proprietaria e protagonista di essa. L’ articolo 9 della Costituzione invece parla chiaro:

“ La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.”

Perciò i cittadini devono ricominciare a sentirla davvero cosa propria, difenderla e chiedere trasparenza e competenza da parte di chi è preposto ad amministrarla e ha la responsabilità della sua gestione. Essa è cosa viva e ne fa parte anche il patrimonio umano che vi lavora con passione e competenza.

Approfondimenti

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/12/18/maggio-lipotesi-commissario-sul-tavolo.html?ref=searc

http://www.ilsitodifirenze.it/content/985-maggio-musicale-fiorentino-spettacolo-e-sciopero-un-atto

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/12/19/faccia-faccia-renzi-colombo-col-fantasma-delle-dimissioni.html?ref=search

http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/arte_e_cultura/2013/2-gennaio-2013/licenziati-maggio-lettere-veleni-2113379578190.shtml#.UOQx4s1vd7I.facebook

http://www.firenzetoday.it/cronaca/maggio-musicale-licenziamenti-protesta-sindacati.html

http://www.lanazione.it/firenze/cronaca/2013/01/05/825868-licenziamenti_maggio.shtml

La Politica e il Maggio: farsa o tragedia?!


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