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La prima antologia del calcio astrale

Creato il 05 gennaio 2012 da Fabry2010

Pubblicato da giovanniag su gennaio 5, 2012

La prima antologia del calcio astrale

È in uscita l’opera prima della nuova casa editrice Cletus Production: La prima Antologia del calcio astrale, un ebook (la prefazione è di Enrico Vaime) di racconti scritti da una fra le più valide leve di scrittori italiani (Cletus Alfonsetti, Stefano Amato, Martino Baldi, Marco Candida, Marco Crestani, Samuele Galassi, Franz Krauspenhaar, Antonio La Malfa, Héctor Genta, Giuseppe Manfridi, Mauro Mirci, Gianni Montieri, Mario Pischedda, Paola Ragnoli, Ezio Tarantino, Rocco Traisci). Segue la prefazione.

Prefazione
di Enrico Vaime

Chi riesce a sorridere (o magari anche a ridere) del Calcio, sicuramente non era un granché in campo. Si può azzardare l’ipotesi che fosse spiritoso e vivace si . Ma campione, bé… Quindi poteva guardare il gioco e gli altri giocatori con sufficiente lucidità e quel distacco che mette il bipede nella fortunata (?) condizione di distacco ironico, stato sconosciuto alla maggioranza
dei praticanti il foot-ball durante la loro attività agonistica. Per raccontare le vicenda di una partita e i suoi protagonisti, bisogna non essere stati degli assi (per quanto ai segnalano alcune eccezioni). Più si é stati “pippe” (quasi sempre inconsapevoli), più il racconto degli eventi calcistici e dei protagonisti coinvolti risulterà incisivo, trascinante. Perché inventato (o reinventato) il più delle volte, Rivissuto da una distanza di sicurezza che decanta la retorica o la nostalgia, corrompe la memoria con dosi salutari di fantasia. No, non sempre, d’accordo. Spesso.
Mi sono divertito nel leggere questi racconti. Ho riconosciuto, in quelle storie che cercavano spesso coraggiosamente di non affondare nella nostalgia di un tempo e di un gioco che forse ognuno ai noi s’é inventato ricostruendolo e completandolo nella memoria, un tempo e un gioco che non ci sono più, non sono riconoscibili per chi ha cominciato a contare gli anni e i trigliceridi, sempre troppi sia gli uni che gli altri. Le storie di questa raccolta, pur avendo la stessa ambientazione, sono diversissime tra loro, Ma l’averle assemblate ha una sua ragione ispiratrice: :partono tutte da un sogno comune alle generazioni pur storicamente lontane una dall’altra. Quello di fare un goal, segnare un punto, sentirsi abbracciare dai compagni (a sbattere in terra nell’euforia omicida dei ragazzi di ogni epoca), Quasi tutti i giocatori (tesserati o meno) hanno vissuto quell’attimo straordi – nario. Tranne i portieri, Tranne me. Che ho segnato una sola volta sul finire degli anni 50. Ma il goal fu attribuito a un altro che aveva messo un inutile piede all’ultimo momento, a portiere battuto, Nella prossima antologia astrale ve lo racconto.


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