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La quadrina sinistra montegranarese che farà ora che la sinistra non c'è più?

Creato il 20 aprile 2013 da Laperonza

 

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A Montegranaro ci piace il numero tre. Lo sport lo governa “La Triade”. La cultura l’assessore che però ricopre altre due carice (totale=3) e di stipendi ne prende – sapete quanti? – tre. E gli esempi di trinità terrene ce ne sono a iosa, non mi dilungherò. Ma la sinistra no, la sinistra è più avanti, supera la cabala e la magia del numero e arriva a quattro, numero imperfetto e forse per questo ora paghiamo dazio.

È il clan dei quattro cognomi uguali che pilota le sorti della sinistra montegranarese. Facciamo una cronistoria recente? Facciamola. Basso sbarella di brutto con la Calepio Scavi. Ecomostri a gogò, palazzetto per la Sutor che emigra (con annessi e connessi) a Porto San Giorgio e a noi rimane l’orto botanico del “Villaggio dello Sport” a far da monito alle future generazioni. Ci sarebbe da andare a nozze per l’opposizione. E la Santa Quadrinità che fa? Nulla, o quasi.

Arrivano le elezioni, elezioni che si dovrebbero vincere come fare una passeggiata dietro le mura. Primarie per il candidato sindaco, la Quadrinità esprime un candidato debole, la sinistra più di sinistra esprime un buon candidato. Che vince. E loro che fanno? Campagna elettorale contro. Sputtanamento a tappeto, con pissi pissi bau bau da parrucchiera o da ortofrutta. Sono bravissimi nel pissi pissi, lo so per esperienza, e anche nel bau bau. Risultato: elezioni perse, Gismondi sindaco. Nonostante la Calepio, nonostante il palazzetto che non c’è, nonostante la Sutor che se ne va da Montegranaro e ci torna solo a chiedere soldi, nonostante il Ground zero del Campo Boario, nonostante lo sperpero della torre-ascensore cosmica, nonostante la palla che gira.

Elezioni del segretario. Farsa. Si ripresenta il candidato trombato alle primarie per le amministrative contro la pluricorazzata cognomemunita che, ovviamente, vince pur con una mozione inconsistente. È l’inizio di un’era? Macchè, è la prosecuzione infinita della saga. Seguono anni di nulla, di opposizione inesistente, di preoccupazioni tutte volte a salvaguardare l’egemonia a sinistra contro tutti gli attacchi possibili, anche contro i cittadini che si permettono di muovere, parlare, fare. Lo sforzo di tentacolarsi verso la società civile con un’ottusità che non ha pari.

Arriva il bello. Primarie per le politiche. La segreteria si schiera con Bersani. Antidemocratico, assurdo, suicida. Anzi, presuntuoso, delirio di onnipotenza. La segreteria deve rimanere super partes ma la Santa Quadrinità tutto può. Le primarie in Italia le vince Bersani, ma da noi le stravince Renzi. Segreteria politica cittadina da una parte, base dall'altra. Ce n’è per fare armi e bagagli ma no, nulla si muove, né si ode una voce dalla base, evidentemente scollatissima dalla segreteria, che dica che così non va, che bisogna aprire un dibattito. La porta del bunker di palazzo Francescani è fortemente insonorizzata, oppure si è abituati a stare con le orecchie basse. Fatto sta che nessuno protesta. Quella porta, del resto, è nota per stare ben chiusa.

La debacle di Bersani alle politiche è evidente ma la Santa Quadrinità ancora sostiene e sponsorizza la Segreteria Nazionale, che dà il meglio di sé con l’elezione del Capo dello Stato. Dice la segretaria da Facebook a qualcuno che muove una leggera critica e nota un distacco con la base: “Aspetta!!!!calma”.

Ora la calma è finita. La base ha aspettato. Bersani, dopo aver distrutto il PD e trascinato con sé la sinistra italiana nel baratro, si è dimesso. Che farà ora la Santa Quadrinità montegranarese?Rimarrà saldamente a capo del nulla?

Luca Craia


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