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LA QUALUNQUE e FINI

Creato il 17 gennaio 2011 da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

LA QUALUNQUE e FINIChe tempo che fa apre la serata ospitando Antonio Albanese e il suo film Qualunquemente ( da fine gennaio  nelle sale cinematografiche) regalandoci perle di verità sul mondo della  politica. Fazio ha proposto spezzoni di scene tratte dal film che rappresentano uno spaccato di vita di questo Paese ovvero, di come  l’onorevole corrotto, Cetto la Qualunque utilizza il suo Partitodupilu per perseguire i soli interessi personali. Scene comiche, finzione filmica, ben lontana dal mondo reale e assolutamente non riconducibili a nessun nostro politico! Non si può pensare al Presidente del Consiglio, è ridicolo, anche perché Cetto rivendica con orgoglio le sue nefandezze, è un piccolo politico che si considera unico, intramontabile, immortale, con tre falli, impetuoso, non sicuramente paragonabile all’originale…

E da un politico finto a uno vero: Gianfranco Fini parla del caso Ruby ma anche del lavoro dei giovani e del futuro della maggioranza, ripetendo in continuazione : “Spero che l’Italia non viva per i prossimi due mesi una sorta di telenovela permanente delle vicende che riguardano Berlusconi e che lascia fuori dall’attenzione tutti i grandi problemi del Paese. Berlusconi vada davanti ai magistrati e dimostri la sua estraneità ai fatti di cui è accusato, chiarisca e nel frattempo si affrontino i problemi”.

Il  presidente della Camera ha puntualizzato  che “andare a votare non servirebbe a nessuno ma non lo escludo. Ma se si va a votare è un fallimento per la legislatura e un fallimento anche per il governo Berlusconi. In ogni caso in Italia c’è una Costituzione che affida al Capo dello Stato il compito di sciogliere le Camere dopo aver verificato se non c’è un’altra maggioranza in Parlamento”.

LA QUALUNQUE e FINI
Poi l’arrivo di Luciana Littizzetto che  ha proposto il suo domenicale, riassuntivo epilogo  comico, regalandoci un insolito momento di satira a seguito dell’affermazione del Papa sull’educazione sessuale come minaccia alla fede, interpretatndo la piccola Carola, che ha letto un tema sull’educazione sessuale, come poteva essere vista da una  insolita moderna bambina.  Prima del tema il consueto commento “al vetriolo” sui fatti della settimana con un accenno alla nuova “banda dei babbi natale, non quella di Aldo, Giovanni e Giacomeo bensì Emilio, Lele e Silvio”, poi a Ruby ha proposto un “sindacato delle escort”. Non è mancato un commento sul referendum della Fiat: “Berlusconi  ha detto che sta con Marchionne e tutto sommato è un bene, perlomeno lui è maggiorenne”!

 


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