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la realtà è esplosione

Creato il 22 marzo 2012 da Nefarkafka666

Devo porgere delle scuse a chi legge questo blog. Recentemente ho postato due interventi nei quali spiegavo come ricavare carne dalla gente (dirigendo l'operatività a colleghi molesti) e successivamente liberarsi delle prove. Ho scritto quei due brevi articoli con spirito dichiaratamente goliardico, calacando la mano sulla leva del grottesco e dell'eccesso. Per qualche istante mi sono sentito come Swift pur sapendo bene di non essere altro che una pulce sulla spalla di un gigante. Solo adesso mi sono reso conto di aver sbagliato.
Sono stato assolutamente inutile. Credevo di scrivere qualcosa che potesse essere divertente, eccessivo e pieno di spirito rabelaisiano. Invece sono risultato superfluo.
Di questo mi scuso con tutti e per primo con me stesso.
A mia discolpa posso solo dire che non ero consapevole del fatto che la realtà mi aveva superato a destra, mostrato il dito medio e fuggita via. Verso l'orizzonte di Armageddon strombazzando come Gassman ne "Il sorpasso."
Solo ieri ho avuto modo di leggere quest'articolo che mi era sfuggito e del quale posto il link:
http://www.nanopress.it/spettacoli/2011/12/20/reality-shock-cannibalismo-in-onda-in-olanda-carne-umana-mangiata-in-diretta_P5279219.html
Se ne avessi preso visione non avrei scritto quei due post.
Come avrei potuto pretendere di essere preso sul serio quando la quotidianità dimostra in maniera impietosa di essere empiricamente oltre qualsiasi pretesa di concettualizzazione?
Sono arrivato fuori tempo massimo: mi sento come quell'orrendo carrozzone in cui furono dati in pasto al pubblico dei Velvet Underground senza nessuno della line up originaria.
Posticcio. Posticcio e forzato...
Però vi prego di credermi: ero intellettualmente sincero quando scrivevo quelle righe. L'unica mia giustifcazione è l'inconsapevolezza. Credevo davvero che qualcuno si sarebbe schifato al mio inneggiare ad una parossistica e catartica violenza e che qualcuno si sarebbe messo a ridere...
Ma come potevo competere con due persone che si sono fatte asportare chirurgicamente della carne per poi mangiarla davanti alle telecamere per soldi?
Ma in fin dei conti avrei dovuto rendermene conto prima. Anche se quanto riportato non fosse mai accaduto, ogni giorno succedono cose ben più estreme e per di più prive di qualsiasi giustificazione fornita dall'alibi di una ipotetica provocazione intellettuale.
Che senso ha scrivere che occorre uccidere uno stronzo che ci rompe i coglioni sul lavoro, macellarlo, mangiarlo e farlo scomparire per sempre quando i bambini crescono guardando il Grande Fratello? Quelle immagini mercificanti di gente che urla, ride, piange e insegue il suo grande nulla tra la reclame di un cellulare e quella di un piatto surgelato sono più urticanti ed eccessive di qualsiasi parola scritta. E sono vere. E in quanto tali non sono salvifiche perché prive di motivazioni intellettuali. Mi fa schifo vivere in un mondo dove se uscissero oggi "La Ricotta" o "Salò" nessuno riuscirebbe a coglierne l'intima, dirompente poesia e la disperata metafora, obliterati da un contesto quotidiano che appiattisce qualsiasi capacità di riflessione.
L'omologazione ci ha tolto anche il gusto del grottesco.


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