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La Repubblica censura Odifreddi

Creato il 20 novembre 2012 da Strippi
La Repubblica censura OdifreddiFoto tratta da andreamacco.wordpress.com
Visto la spinosità del tema e la sensibilità di una parte dell'opinione pubblica nei confronti dell'argomento che voglio trattare, mi sento in dovere di fare una premessa.
In materia di religione ho la ferma convinzione che ognuno abbia il diritto di credere e pregare ciò che vuole, per quanto assurdo possa apparire ai nostri occhi; e che lo Stato, qualunque Stato, ha il dovere di garantire e difendere questo diritto.
Una persona di religione ebraica ha il diritto di credere nell'ebraismo e bisogna tutelare questa persona nel momento in cui viene fatta oggetto di attacchi verbali o fisici in cui l'unica "colpa" è appunto la religione che professa.
Lo Stato di Israele, al contrario è uno stato sovrano, che legifera, che compie scelta in materia di politica interna ed esterna, criticare una di queste politiche non vuol dire in alcun modo essere anti-ebraici ma è l'espressione di un legittimo diritto di critica.
Dico questo perchè domenica sul sito Repubblica.it è apparso un post firmato dal matematico Piergiorgio Odifreddi, post apparso sul blog personale che il signore tiene regolarmente su Repubblica on line.
Lo scritto era un durissimo attacco alle politiche prese dal governo Netanyahu nei confronti dei palestinesi, per capire la durezza dell'attacco si parla di "logica nazista" nei confronti della politica estera israeliana. (Qui potete trovare l'articolo completo)
Da notare come, nonostante sia palesemente dura e critica la posizione del matematico, non si usi mai espressioni come: ebrei, razza ebraica, sionisti.....ma si parli sempre e solo di Israeliani.
Repubblica decide di censurare quest'articolo, cancellandolo dal proprio sito e per tutta risposta Piergiorgio Odifreddi decide di abbandonare la collaborazione con il noto quotidiano.
Bisogna apporre un punto più che fermo, granitico.
E' legittimo essere in disaccordo con la tesi dell'autore del post, è sacrosanto che il quotidiano decida di  pubblicare uno scritto in cui si sostiene la giustezza delle scelte prese dal Governo Israeliano (di modo che l'utente possa leggere due opinioni diverse su un tema importante. Si chiama informazione) ma censurare un opinione solo perchè non gradita è un atto di una gravità inimmaginabile.
Se perpetrato da un giornale che sostiene di ispirarsi ai principi libertari della sinistra oltre al danno si somma la beffa.
Io posso pensare che Sallusti, o Belpietro o Ferrara scrivano idiozie, ma finchè rispettano la legge e non commettono reati hanno il Diritto (e la d maiuscola non è un refuso) di esprimere le proprie opinioni.
E' l'incontro tra posizioni diverse che muove il mondo, che ci porta a migliorarci, ad essere persone migliori, più informate, più consapevoli.
L'unica censura ammessa è quella esercita dalla magistratura, in presenza di un reato (come può essere l'istigazione all'odio razziale o l'istigazione a delinquere).
In tutti gli altri casi la censura è sempre e comunque sbagliata. Senza se e senza ma
Voltaire ha detto: "Detesto ciò che dici ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di dirlo"
Non è facile retorica o demagogia spiccia, è un principio cardine che in un mondo civile dovrebbe essere un dogma incontestabile quando si parla di libertà.
Comunque la pensiate arrivederci da Brain on Air

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