Eric-Emmanuel Schmitt ha incantato lettori e lettrici con i suoi fiori del Corano (M. Ibrahim e, da cui hanno tratto anche un bel film), mostrando con semplicità e intelligenza la possibilità reale quanto facile di andare oltre la stereotipata apparenza. Questo autore parecchio à la mode, pubblicato in Italia dalle Edizioni e/o, per il trentennale della morte di Maria Callas, ha scritto questo breve e parechcio simpatico libretto, La rivale.
La zitella inacidita Carmela Babaldi (personaggio inventato il cui nome è chiaramente ripreso da Renata Tebaldi, vera rivale della Callas) visita la Scala, inalberandosi con la guida e il gruppo al seguito perché si fanno continui accenni alla cantante. Lei, la Callas, l’ha conosciuta davvero, quando era grassa e brutta, una dal fisico ingrato, che improvvisamente, quasi per merito di una stregoneria oscura, non solo si è trasformata in una sofisticata e bellissima donna, ma ha anche ammaliato teatri e platee, diventando sempre più famosa e richiesta. Orrore, per la Babaldi, la quale si impressionava ogni volta che sentiva quella voce “brutta” esprimersi e vibrare; orrore per il suo modo di fare, così volgare, di stringere amicizia con registi e scenografi, di fermarsi ore in più per provare e riprovare le sue parti; orrore per il suo modo di cantare, che trasformava il “bel canto” in una recita, travolgendolo e colorandolo dei sentimenti dei personaggi; oh, quale orrore!
La carriera di Maria Callas viene rivista dall’occhio indispettito della rivale, cosa che non fa che aumentare il sadico divertimento del lettore, via via che la stella dalla Callas si accende e conquista i palchi migliori mentre quella della Babaldi si spegne, ritirandosi nei teatri più piccoli e sconosciuti, perfettamente dimensionati per la sua mentalità antica e provincialotta.
L’ironia dell’autore si palesa nel finale, ove il vecchio viene nuovamente sorpassato dal nuovo, con un’ultima sagace beffa; lo stile giocoso e caustico di Schmitt permette di chiudere la storia scuotendo la testa, ridacchiando e sorridendo, pensando alla Babaldi con un moto di divertito compatimento, riservato a chi è troppo sciocco o troppo impaurito per accettare la più evidente delle verità.
Un plauso all’illustratrice Chiara Carrer, che ha disegnato la bellissima copertina con il volto intenso della Callas.
Azzurra Scattarella
Eric-Emmanuel Schmitt, La rivale, edizioni e/o, 2011, € 8.50