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La Roma batte il Parma e raggiunge il Napoli in vetta

Creato il 17 settembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
Parma-Roma-Totti

Corscri Daje Tutti! [Cristiano Corsini] / Foter / CC BY-NC-SA

Questo campionato si sta rivelando un bacino inesauribile di sorprese. Dopo l’Inter di Mazzarri, che riesce a rendersi pericolosa nei confronti di una Juventus apparentemente inespugnabile, e, dopo soli tre mesi dal termine di un campionato impietoso, la cui classifica finale l’ha esclusa da tutte le competizioni internazionali, ora a stupire c’è anche la Roma. Riuscendo a sconfiggere il Parma, dopo essere rimasta sotto di un gol per diciassette minuti, la squadra di Garcia è riuscita a raggiungere il Napoli in vetta alla classifica e ad aggiudicarsi la vittoria in tutte e tre le partite disputate: non accadeva dall’aprile del 2010. Ovviamente, per lo scarso numero di partite giocate, non si può ancora definire se la Roma sia effettivamente una squadra da scudetto. Nel corso del campionato non conta solo il potenziale tecnico della rosa, ma la tenuta fisica, il numero di competizioni da disputare e una buona dose di fortuna nelle partite importanti, in cui un goal può significare la vittoria di uno scudetto. Basta pensare al tanto atteso e ormai insperato goal di Borriello infilato al Cesena con la divisa bianconera, durante la prima stagione dell’era Conte. Ma ciò che conta è che la squadra abbia dimostrato di essere più sicura psicologicamente, più consapevole delle proprie forze, più disposta al sacrificio che alle giocate individuali. Elemento che non può passare in secondo piano se si tiene conto delle cessioni importanti avvenute nell’ultima sessione estiva di mercato (Osvaldo e Lamela) e poco gradite alla tifoseria giallorossa, specialmente la seconda.

Nel corso del primo tempo le due squadre si sono affrontate a viso aperto, la Roma ha mostrato di aver perfettamente interiorizzato la tattica dell’allenatore, alternando inserimenti e possesso palla. Due le occasioni importanti, entrambe per i giallorossi: al 19’ il portiere Mirante riesce a trattenere un bel tiro di Totti e non molto dopo Maicon spreca l’occasione migliore sfruttando male un filtrante di Pianjc, concludendo sull’esterno della rete. Al 39’, però, il Parma spezza l’equilibrio della partita, sfruttando la prima vera occasione e annientando le sicurezze della rosa avversaria: a segnare è l’ex interista Biabiany, che, di testa, insacca, aiutato da uno splendido cross di Cassani. Nei minuti finali del primo tempo si avverte la paura e l’insicurezza della difesa giallorossa in seguito all’arrivo inaspettato dello svantaggio: il Parma rischia il raddoppio con Amauri, ma il brasiliano non arriva sull’assist dello scatenato Biabiany.

Dopo l’intervallo la partita prende una piega molto diversa: la Roma sembra aver riacquistato la propria consapevolezza, lo svantaggio iniziale non si è trasformato in un sonoro capitombolo di una difesa insicura e timorosa (come invece ci si era abituati a vedere nella scorsa stagione), ma è servito da stimolo per continuare a lottare, per ribaltare il risultato e provare a vincere. Una mentalità che, in questi ultimi tre anni, ha caratterizzato soprattutto la Juventus di Conte: l’obbligo morale di ogni giocatore di non mollare fino all’ultimo secondo. E i risultati si sono visti: 3 goal in 38’. Ad agguantare il pareggio è Florenzi, che al 47’ colpisce di prima in corsa sfruttando un ottimo passaggio di Pjanic. Il vantaggio, invece, è merito di Totti, al 70’, che sfrutta un ottimo passaggio di Strootman, mentre la difesa del Parma era sguarnita. Ennesimo goal del capitano, primo in trasferta dopo quasi un anno: l’ultimo era stato segnato sempre al Parma, a ottobre. La vittoria ormai è quasi certa, Garcia allora decide di sostituire il capitano, stremato dopo una partissimo di altissimo livello, sia per la tecnica sia per il dispendio di energia fisica. Entra quindi Gervinho e poco dopo i giallorossi sigillano la vittoria: azione in contropiede del neo entrato, fallo subito in area, rigore nettissimo segnato da Strootman con un sinistro potente.

Al Tardini, finisce 3-1 per la Roma, che, nella ripresa, ribalta lo svantaggio iniziale e piega il Parma. Per la vittoria e per la vetta, decisivo il gol del proprio capitano, uno dei migliori in campo.


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