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La Saga del Mar dei Caraibi: Intervista a Kathleen McGregor

Creato il 14 novembre 2011 da Alessandraz @RedazioneDiario
Care lettrici,
oggi vi propongo un romanzo storico condito da un'appassionante storia d'amore che non dovete assolutamente farvi sfuggire. Kathleen McGregor ha confezionato un romance storico che rasenta la perfezione, oserei dire uno dei migliori: i personaggi sono tratteggiati con realismo, le suggestive ambientazioni marinaresche sono descritte con minuzia di particolari, la ricostruzione storica curata. La storia d'amore si dipana per le oltre 800 pagine del romanzo, che si bevono letteralmente in un sorso, senza mai risultare smielata o irrealistica: l'amore tra i due protagonisti sboccia lentamente, e l'irrefrenabile passione iniziale è solo foriera di un sentimento più grande che sconvolgerà le loro esistenze, mettendoli ripetutamente alla prova. Non si può che apprezzare l'originalità di Corinna e lo stile impeccabile e coinvolgente della McGregor, che nonostante lo pseudonimo anglosassone è italianissima. Terminata la lettura si vorrebbe salpare per mare per vivere le burrascose avventure di cui siamo stati testimoni e continuare a seguire da vicino Corinna e Dorian, diventati ormai nostri compagni di viaggio.
Diario di pensieri persi ha incontrato Kathleen Mc Gregor a Matera. Una donna timida e riservata che nascondeva il suo sguardo attento dietro un paio di occhialoni scuri, marcata a vista da Sergio Fanucci. Stefania ha passato parte del mio pomeriggio con lei. E' una persona osservatrice e schiva, che non ama la folla ma che pure ha saputo affrontare con piglio deciso e sicuro il panel che la Leggereeditore ha tenuto nell'ambito del Festival di Matera. Assieme a Lara Adrian, è stata di sicuro la scrittrice di romance che più il pubblico della Leggere ha apprezzato e al termine della serata è stata circondata da lettrici entusiaste. Oggi vi propongo l'intervista che ci ha gentilmente rilasciato.
"Corinna. La Signora dei mari di Kathleen McGregor, è un romanzo affascinante, soprattutto per le sue descrizioni marinaresche e piratesche quanto mai credibili." Franco Forte  
INTERVISTA La Saga del Mar dei Caraibi: Intervista a Kathleen McGregor1) Cara Kathleen, è un piacere per noi averti come ospite nel nostro blog. Ti andrebbe di presentarti ai nostri lettori? Tre libri, tre successi. Un racconto sulla Romance Magazine. Chi è Kate McGregor, la donna che scrive storie così appassionanti? Cara Alessandra è un vero piacere ricevere il tuo invito, e ti ringrazio. Chi è Kate McGregor? È di certo una sognatrice, una persona piuttosto schiva e silenziosa, che preferisce studiare e osservare, invece di stare al centro dell’attenzione. Una pensatrice, possiamo dire, con una mente che non si ferma mai, e che spesso le fa perdere il contatto con la realtà, arrivando a dare a tutto ciò che è inconsistente e immateriale, come può essere un’emozione, un peso talvolta soverchiante. 
2) Come sei arrivata alla pubblicazione dei tuoi romanzi? Quanto è stato lungo l'iter che ti ha trasformato da aspirante a autrice di successo?
Successo. Che parola grossa! :) Il percorso che mi ha portata alla pubblicazione non è stato molto diverso da quello di qualsiasi esordiente che cerca di interessare una casa editrice. Ho bussato a molte porte, ricevuto molte risposte negative, talvolta con giustificazioni assurde, e sì... più di una volta, più di dieci volte, mi sono effettivamente lasciata prendere dallo sconforto, arrivando a chiedermi se ne valesse davvero la pena. Vorrei dire a tutte le aspiranti scrittrici, coloro che hanno davvero passione e ci mettono impegno, lavoro, il cuore e l’anima, che vale “sempre” la pena di combattere per realizzare i propri sogni, e che non si lascino mai scoraggiare.
3) Il successo della saga del Mar dei Caraibi è un unicum nella letteratura romance italiana. Curati e ben rifinita l'ambientazione storica, personaggi forti e appassionati. Cosa ti ha ispirato nella creazione di storie e personaggi entrati nell'immaginario collettivo romance?
I miei libri nascono dalla mia passione di sempre per quel mondo avventuroso che mi ha accompagnato fin dall’infanzia, ma che in realtà mi era, e mi è precluso. È stato in realtà come varcare i cancelli di una dimensione dormiente, che tutto ad un tratto si è mostrata, attirandomi dentro di sé, e catturandomi con le sue infinite possibilità e ramificazioni e con i suoi personaggi. In realtà, tutto questo esisteva, dovevo solo scoprirlo, e raccontarlo.
4) Si parla del tuo inedito, un volume molto atteso dalle fan. Vuoi anticipare qualcosa o preferisci mantenere il riserbo? *Inutile dire che sono curiosissima* Credo che tu sia in buona compagnia ;) Sono anni che le lettrici mi chiedono di scrivere la storia di John McFee, e finalmente posso dire di avervi accontentato. Spero a breve di potervi comunicare qualcosa di più preciso in merito, ma nel frattempo, cosa potrei dirvi, senza svelarvi troppo? Forse potrei darvi un avvertimento ;) Se siete deboli di cuore, forse John non fa per voi... Quindi animo e coraggio, fate una sedutina di yoga, o prendete qualche goccina di valium prima della lettura, e vi garantisco che arriverete alla fine col cuore in gola e gli occhi lucidi.  
5) Hai tentato anche il passaggio all'urban fantasy con Phoenix. Cosa vuoi raccontarci di questo romanzo? Cosa ti affascina e attira di questo genere letterario? Hai un approccio diverso alla scrittura nel romance e nell'urban fantasy?
Se per approccio intendi il modo di progettare e scrivere un romanzo, no, affronto qualsiasi progetto nello stesso modo, documentandomi, pianificando la trama, ritraendo i personaggi e creando il mondo che li dovrà contenere. Se intendi lo stile, sì, penso che si noti una certa differenza di scrittura, ma penso anche che sia inevitabile. Dal momento che le parole sono strumenti, esse si piegano a seconda dell’uso che ne vogliamo fare e del risultato che vogliamo ottenere. L’urban fantasy mi affascina perché dà moltissime possibilità di affiancare il mondo sovrannaturale e/o divino alla realtà, è un modo per portare sul piano fisico e reale qualcosa che appartiene solo al mito, e cosa c’è di più affascinante e intrigante, che immaginare un mito in carne ed ossa? Phoenix per il momento giace in una sorta di limbo. Spero un giorno di potervi dare notizia della sua pubblicazione.
6) Un lettore attento nota subito che c'è un lungo e duro lavoro di documentazione storica e tecnica alle spalle. Come ti documenti per la stesura dei tuoi lavori?
La ricerca delle fonti diventa per fortuna sempre più semplice col passare del tempo. Quando iniziai a scrivere Corinna non c’era la marea di informazioni di cui oggi possiamo usufruire sul web, e non era facile procurarsi libri specifici. Negli anni, ho raccolto una collezione invidiabile di libri di storia sulla pirateria e sulle navi, l’ultimo appena pochi giorni fa: “Scourge of the Seas” di Angus Konstam. Oltre ai libri ovviamente internet fornisce moltissime informazioni, soprattutto visive, e grazie a google earth anche geografiche.
7) Hai un processo creativo, ascolti della musica durante la scrittura o hai bisogno di particolari supplies (come cioccolato, sigarette, o the) durante la fase compositiva?
Di solito quando inizio a scrivere so già cosa, come e quando deve accadere. Grazie al lavoro iniziale di pianificazione della trama, talvolta anche nei dettagli, devo solo lasciarmi andare, immergermi completamente nella mia fantasia. Sì la musica mi aiuta, ma come dico sempre, deve essere musica che non si fa ascoltare, che non invade la mia mente portandomi via concentrazione. Quindi si parla sempre di musica strumentale, colonne sonore per la maggior parte, di quel tipo che restano in sottofondo, creando l’ambiente ideale a contenere la mia fantasia. Non fumo e non bevo caffè – strano per una scrittrice no? ;) – in compenso guai a restare senza cioccolata – rigorosamente fondente.
8) Esiste un libro che hai letto, dicendoti poi "avrei voluto scriverlo io?" Quali sono i tuoi must have?
Ah questa è una domanda tostissima. In realtà, non ho mai pensato “avrei voluto scriverlo io”, quanto piuttosto “vorrei saper scrivere così”. E questo mi accade quando leggo un libro che riesce ad incantarmi non solo per i suoi contenuti, ma proprio per lo stile, per il modo in cui l’autore usa le parole, le amalgama, e le fa assomigliare a una sinfonia, tanto da indurmi a rileggere e rileggere interi paragrafi, senza mai stancarmi. Come ad esempio il momento in cui La Mummia di Anne Rice si risveglia lentamente alla luce del sole che penetra dalle finestre, o la scena di Orizzonte in cui Jim Courteney si lancia nel mare in tempesta in groppa a Drumfire, per raggiungere a nuoto la nave negriera che sta affondando, e salvare la sua Louisa.
9) Editoria italiana ed editoria anglosassone. Pregi e difetti.
Non credo di essere la persona più competente per parlarvi di editoria, se non in base alle mie personali percezioni ed esperienze. L’editoria anglosassone può attingere ad un bacino di utenza enorme, sia come autori che come lettori, e forse per chi esordisce ci sono più possibilità di arrivare a pubblicare. Allo stesso tempo impone alle autrici di romance dei paletti non indifferenti, sia per contenuti, sia per trama e battute. In Italia, oltre alla forte esterofilia che domina incontrastata la narrativa di genere, investire su nuovi autori è di fatto un rischio, quindi a volte si privilegia un prodotto commerciale che si inserisce perfettamente entro certi parametri, a scapito magari di un prodotto di maggior valore intrinseco, ma di difficile collocazione. Nel genere romance, la recente apertura da parte degli editori tradizionali fa pensare ad un futuro più roseo rispetto al passato, anche per quanto riguarda le esordienti, ma c’è comunque una predilezione a cavalcare onde già ben rodate, e una prudenza di fondo che può svantaggiare prodotti che non si allineano con la corrente del momento. Essere troppo originale, o anticipare i tempi, può talvolta rivelarsi un azzardo (vedi Phoenix). Credo che questa sia una delle più grandi incongruenze della nostra editoria.
La Saga del Mar dei Caraibi: Intervista a Kathleen McGregor10) Hai scritto per tre delle più grandi case editrici di romance in Italia: la Harlequin, la Mondolibri e, ora, la ristampa ampliata con la Leggere. Quali sono le differenze tra questi tre editori? Chi ti ha insegnato cosa?
Pubblicare non è solo una grande soddisfazione personale, ma è anche un’occasione per entrare davvero in quello che è il meccanismo dell’editoria, e per comprenderne gli aspetti più sotterranei. Ogni casa editrice che hai citato mi ha dato e insegnato qualcosa, prima fra tutte la consapevolezza di voler arrivare ad un pubblico sempre più ampio. Questo, possiamo dire, è stato il percorso che mi ha portato dal pubblico del Club, a quello delle edicole, per finire, finalmente, alla libreria. La differenza tra le tre è presto fatta. Harmony pubblica per il canale dell’edicola, quindi ha esigenze ben definite, soprattutto di foliazione, prezzo e formato, e una disponibilità del prodotto sul mercato molto breve – con la vendita online sia di libri che di ebook negli ultimi anni questa disponibilità si è allungata nel tempo, ma non esisteva ancora quando ho pubblicato io. Mondolibri pubblica esclusivamente per la sua rete Club, con edizioni più prestigiose, ma dalla vita ugualmente breve, senza possibilità di ristampe una volta che il romanzo è uscito dal catalogo. Leggereditore pubblica per la libreria, e quando si entra in libreria, ci si rende conto che non si tratta di un punto di arrivo, ma di una nuova, ancor più importante partenza. Perché se da una parte ti vengono date più libertà, più disponibilità, più visibilità, e tutto il pubblico che non hai avuto finora, devi anche conquistarti il diritto di rimanerci. Sono convinta che la mia sfida più grande stia iniziando proprio adesso.
11) Parliamo della nuova ristampa di Corinna, uscita per Leggereditore da un paio di mesi. Questa è una riedizione largamente ampliata e riveduta rispetto all'originale pubblicato con Mondolibri. Vorresti parlarci di questo romanzo? Come ti sei sentita a dover rimettere mano al testo originale? Come hai vissuto questa nuova pubblicazione del tuo esordio? 
Sono stata molto felice di poter avere l’opportunità di pubblicare questa riedizione. A distanza di dieci anni, c’erano diverse cose che desideravo ritoccare dell’edizione originale, tanti dettagli di cui si sentiva la mancanza, parti che desideravo reinserire, e anche qualche errore dovuto all’ingenuità e all’inesperienza di un’esordiente. Avere tra le mani questa seconda edizione, mi ha regalato un’emozione stupenda, paragonabile a quella provata la prima volta. In un certo senso, questo è un nuovo esordio per me.
12) Leggereditore ha in programma anche la pubblicazione dei due romanzi successivi vero? Se si, quando potremo vederli in libreria?
Sì sono in programma altre pubblicazioni della serie, ma temo sia prematuro parlarne ora. Spero di poter dar presto notizie più precise :)
13) Ti ringraziamo per essere stata nostra ospite. Vuoi aggiungere qualcosa prima di salutarci?
Grazie a voi per avermi invitata. E grazie a tutte le lettrici che mi seguono. Se Corinna. La Regina dei Mari vi è piaciuto, consigliatelo alle vostre amiche ;) C’è in serbo una bella sorpresa per tutte voi!
Un abbraccio
Kate

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