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La sanguisuga Dis-Equitalia pignora pensioni e salari. Il Governo intervenga con una riforma o qui finisce male

Creato il 11 maggio 2012 da Iljester

La sanguisuga Dis-Equitalia pignora pensioni e salari. Il Governo intervenga con una riforma o qui finisce male

La gente è esasperata. Non ne può più. Non è possibile che in un momento di crisi così grave, nel quale manca tutto: dal lavoro al pane quotidiano, lo Stato permetta a una società per azioni, benché pubblica, di comportarsi peggio di uno strozzino, fino al punto di pignorare — come è accaduto a Catanzaro — pensioni e paghe di persone che con quelle pensioni e quelle paghe ci campano, e magari con grande difficoltà.

Mi chiedo a cosa stiano pensando questi professorini del menga. Ma non si accorgono proprio che la gente non ne può più? Aspettano per caso che prendano le armi e inizino a sparare? Il clima attuale è il giusto humus per coltivare rivoluzioni, reazioni e pericolosi azioni di terrorismo. È il giusto clima per i pazzi invasati, allettati dalla possibilità di compiere crimini in nome del popolo oppresso e sofferente.

Non è più accettabile questa situazione, né l’assenza di umanità che presenta un ente che dovrebbe capire le esigenze e i problemi del cittadino prima di chiunque altro. E invece nulla. La legge permette a Equitalia di comportarsi peggio di uno strozzino di merda. Le permette di procedere in modo arrogante nei confronti dei poveracci che non possono in alcun modo difendersi, poiché non hanno strumenti efficaci nei confronti della longa manus dell’Agenzia delle Entrate e del suo capo che prende un mega stipendio a cinque zeri. E poi dopo si lamentano pure — quelli di Equitalia — cercando di difendersi e asserendo che gli attacchi sono inaccettabili e che c’è una disinformazione in atto.

Se io non avessi visto con i miei occhi il loro modo di procedere, probabilmente avrei avuto pure il dubbio. Accadde diversi anni fa, per motivi di lavoro. Allora ebbi occasione di confrontarmi con uno sportello dell’agenzia di riscossione, che all’epoca aveva un altro nome, e fu traumatico. Pochi margini di trattativa e obblighi vessatori predeterminati per legge che loro applicano alla lettera. Non paghi? Non puoi pagare? Bene, la sanzione è questa. Entro un tot di giorni (normalmente 60 giorni) paghi o ti pignoriamo tutto. Sgarri una rata. Idem.

Così hanno fatto a Catanzaro, in base al d.p.r. 602/73, art. 72bis. Senza problemi etici né tolleranza, hanno pignorato i risparmi dei poveracci inadempienti che ora si trovano nella impossibilità non solo di utilizzare quel denaro per vivere, ma addirittura di pagarsi un avvocato per esperire un’azione giudiziaria per tentare di tutelare i loro diritti.

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Non posso ora fare un’analisi giuridica approfondita della norma citata, però posso stigmatizzare la scelta del legislatore di escludere preventivamente il giudice, quale filtro di legittimità degli atti esecutivi. Infatti, generalmente i provvedimenti dell’autorità tributaria sono esecutivi e non richiedono un provvedimento giurisdizionale ad hoc. Ciò comporta che Equitalia può procedere indipendentemente dall’esperimento di un’azione giudiziaria, provvedendo direttamente a pignorare senza che vi sia un preventivo esame giurisdizionale nel merito e nella legittimità (salva l’ipotesi dell’impugnazione della cartella esattoriale o del provvedimento tributario di accertamento), nonché l’assistenza di un ufficiale giudiziario.

Il Governo deve fermare questi abusi. Dovrebbe mettere mano alla normativa interessata e provvedere alla creazione di un meccanismo più equo che tenga conto non solo di quei principi fondamentali che regolano il diritto tributario, ma anche dei principi costituzionali che informano l’azione amministrativa all’equità e all’umanità. Diversamente il rischio è l’esasperazione e magari i gesti inconsulti di chi non vede altre vie d’uscita al dramma che sta vivendo. E di questi ultimi, chi ci governa, ne è pienamente responsabile!

Fonte: Televideo

di Martino © 2012 Il Jester 


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