“Scienza dell'amore mi sembra un ossimoro, senza alone poetico e senza congruenza logica. Mi sembra e sono sincero. Perdonatemi, se potete.” A.G.
Rispondo all’amico psichiatra e collega Angelo Guarnieri che il discorso è molto più complesso. Il progetto della collana Scienza dell’amore di cui Alberoni è direttore si propone di dare un insegnamento per comprendere il senso dell’amore, la differenza tra amore e innamoramento, infatuazione e così via. È scienza perché, come sappiamo tutti, lui studia il fenomeno in modo rigoroso da studioso ma desidera anche far comprendere le differenze per vivere con consapevolezza la passione amorosa: il fine ultimo posso affermare sia la felicità a cui tutti aneliamo. Se conosciamo l’amore possiamo poi scegliere se accontentarci di una storia qualunque (possiamo farlo e nessuno vuole giudicare) oppure cercare il grande amore. Per scegliere è necessario conoscere in modo più rigoroso possibile. Conoscere non vuol dire togliere poesia all’amore ma viverlo fino in fondo senza paura. E poi credo possa essere utile ai giovani di oggi una fonte di apprendimento come questa.
Grazie per avermi dato l’occasione di specificare il tutto.Maria Giovanna Farina