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La secessione dei neuroni

Creato il 06 dicembre 2011 da Laperonza

 

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Che siamo in campagna elettorale pare evidente ogni giorno di più. Una campagna elettorale anomala, senza una scadenza precisa e che forse sarà la più lunga della storia se il governo Monti, come sembra ormai certo, dovesse durare fino alla scadenza della legislatura. In campagna elettorale, si sa, si dicono le bugie più grosse, si fanno le proposte più impossibili da realizzare, non ci si fa scrupolo nell’illudere le persone. Ed è quello che sta facendo la Lega Nord, come del resto ha sempre fatto. Rispolvera tutto il repertorio secessionista, lo adegua leggermente ai tempi parlando di “separazione consensuale stile Cecoslovacchia”, riapre il cosiddetto “Parlamento Padano” che, in quanto padano avvalora la tesi dell’esistenza stessa della Padania, come il Grana, appunto.

 

E’ mortificante assistere ancora una volta a queste scenette di gente cornomunita, mascherata da Asterix o da Braveheart, gente disposta a fare il bagno nel Po anche d’inverno per ottenere l’indulgenza padana, gente che si beve l’acqua sacra del fiume più grande d’Italia e anche la storia della secessione, non considerando che, per quanto siano tanti i leghisti secessionisti, dovrebbero spiegarci cosa ne farebbero di tutti quegli abitanti del nord che alla secessione non ci pensano nemmeno. Ed è un peccato, perché la Lega, tutto sommato, qualche ragione ce l’ha pure. Ma con le mascherate, le pagliacciate, le promesse di una nazione  fantastica come Topolinia o il Regno di Molto Molto Lontano non credo possano riuscire a farsi prendere sul serio da chi, per fortuna, ancora usa la testa per pensare.

 

Luca Craia

 


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