immagine da qui
Quanto era bella.
Lo è ancora, non ci rinuncia all'opulenza meridionale dei capelli lunghi e mossi. Troppo lunghi per la sua età e tinti di nero - ora - sempre forti, sciolti. La pelle tiene. Abbastanza. Il fisico anche, le proporzioni, i gesti. Tutto in ordine. La voglia di imparare, quella è una novità piacevole.
Lui no, lui si è sfasciato. Proprio fuori di testa, non è vero che la differenza di età non conta. Eccome se conta, poi. "Ti faccio compagnia in negozio" - le dice. E invece la fa ammattire e la mette in imbarazzo con i pochi clienti.
E le due figlie stronze che fanno finta di non vedere.
Accavalla le gambe, si guarda le decoltè classiche, si sistema la sciarpa a disegni cachemire e legge di archeologia in Calabria. Speriamo che oggi entri qualcuno, maledetta crisi.
*****
Note per dirigere il traffico o per non perdere pezzi, servono più a me che a chi legge, forse:
*Questa sedia-personaggio è anche sul blog measachair.
Per me è come se fosse un appunto disegnato, uno schizzo. Incrocio una persona e ne vedo la sedia, in quattro righe ne faccio il bozzetto. Questo è lo spirito.
Ladoratrice dice che è un po' già un
Facciamo così, le sedie prettamente dannose (cioè mie-mie) le metterò anche qui. Sono sedie che incontro e che fanno parte del racconto del non.blog come le biondezze o gli aspetti curiosi della città. Difficile scindermi.
Ma se le volete vedere in dialogo con la sedia dorata, beh, dovete seguire anche l'altro blog. Capisciammè.
*Penso continuamente alle sedie che non so disegnare, personeluoghisituazioni... Non so se è questione di tecnica, di coraggio, di strumenti. In ogni caso sono partita, evviva. Chissà mai.
*su Il viaggio emotivo c'è una bellissima intervista ad un artista, Peppo Bianchessi. Un colpaccio di Vogliounamelablu. Vi consiglio di armarvi di tempo e concentrazione e leggere il post, ci sono tanti spunti e bellissime immagini. Il Giappone, lo tzunami, il Kamishibai, l'essere bambini, la narrazione... Peppo è una scoperta che vale un po' di impegno nella lettura. Per il nostro viaggio è un contributo di prestigio e ne sono orgogliosissima (grazie Mela!)
*Pare che in Catalano Estìm significhi Amare. Ecco. Amo fare danni e amo i miei danni. L'ho detto.
*con il mercatino vi sfrantumerò domani.
Ho le idee più chiare adesso? non so