Titolo: La settima notte
Autore: Alina Reyes
Editore: Guanda
Anno: 2004
Traduzione: Francesco Bruno
“Ma il vero amore è una faccenda d’arte, è la persona in quanto opera d’arte, […], che è in grado di amare e di essere amata davvero. E l’arte non smette di distruggere il suo oggetto per trasformarlo in perpetua fonte di vita. L’arte è il vento, che soffia, pulisce e passa, ed è così che l’oggetto d’amore è in verità inafferrabile e tuttavia eternato dall’eternità stessa dell’amore, graziato dal tempo a forza di essere amato”.
Amore inafferrabile come la passione che lentamente si consuma in una camera d’albergo senza mai bruciarsi del tutto. Un incontro anticipato solo dalle parole. Un uomo ed una donna che si rivedono dopo un anno e mezzo e che non si sono ancora posseduti, fino alla prima notte, la prima di sette notti in cui – per gioco – sveleranno lentamente i loro corpi senza darsi e ricevere completamente.
La prima notte, non succede nulla: solo i loro corpi nudi a respirarsi, senza toccarsi. La seconda, baci e carezze, ovunque, ma senza raggiungere l’orgasmo. La terza, ci sono solo le mani tra e su di loro.
La notte di mezzo, la quarta, “faccia a faccia, ognuno per sé, l’uno per l’altra, il più a lungo possibile ci siamo parlati, siamo rimasti insieme, fino al momento in cui, al culmine dell’orgasmo, ciascuno è stato ghermito come sempre dalla propria assoluta solitudine”. La quinta notte tutto è permesso, ma il sesso di lui non può penetrare quello di lei.
La sesta, “appena entrata nella stanza, a mo’ di bacio l’ho fatto sdraiare per terra, e mi sono seduta sulla sua faccia. […] Aprivo e chiudevo le cosce sulle sue orecchie, mi dondolavo, mi masturbavo contro il suo naso, gli posavo le natiche sugli occhi, perché imparasse un po’, mi sollevavo infilandomi dentro le dita affinché vedesse bene come andavano le cose lì, tornavo sulla sua bocca”.
Tutto ciò accade fino alle settima notte, quella della sorpresa, dell’amore che si alimenta nell’attesa e dell’attesa.
Nel romanzo della Reyes l’amore e il sesso sono atti necessari e l’orgasmo è la massima aspirazione dell’unione dei due corpi, un unione armoniosa e provvidenziale.
Alina Reyes è naturalmente erotica: descrive la passione amorosa e il godimento in tutte le sue forme con uso sapiente delle parole che si fanno, esse stesse, veicolo di piacere. Leggere i testi della Reyes è come vivere un viaggio inatteso nelle pieghe più profonde della libido e delle emozioni, senza manie di protagonismo o cadute di stile.
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