Arrivo a casa alle 18, giusto il tempo di mettere a cuocere la gallina e uscire.
Lo so, non si deve uscire con il gas acceso e le pentole sul fuoco se non c’è nessuno in casa ma per ora c’è A poi dovrebbe arrivare W ed io in ogni caso alle 19.30 sarò di nuovo lì per cui al mio rientro la casa dovrebbe ancora esserci senza l’allerta dei pompieri.
Torno a casa alle 19.30, la casa c’è ancora, W anche, niente pompieri e il brodo è a buon punto… bene, ho una fame incredibile! Leggo con attenzione la ricetta e cosa leggo? “Preparate una pasta sfogliata, con 50 grammi di burro, 50 grammi di farina…” accidenti che pasticcio, altro che fame, i tempi si allungano.
Fino a qualche mese fa l’impasto mi avrebbe decisamente scoraggiato mentre ora in poco più di mezz’ora preparo un’eccellente sfoglia e addirittura riesco a sfruttare i tempi dell’impasto-piega-stendi-ripiega per fare una telefonata. Più facile che aprire la confezione di sfoglia Buitoni!
Per 2 persone + pranzo di domani
Gallina in pasticcio
Gallina coscia e controcoscia
patate 2
carote 3
sedano 1 costola
prezzemolo
cipolla
alloro 1 foglia
cipolline 100 g – che mi dimentico di aggiungere -
burro 50 g + 1 noce
farina 50 g + 1 cucchiaio
brodo della cottura della gallina 2 bicchieri
pepe in grani
sale
Morale della Gallina in pasticcio: la gallina viene dalla campagna, le sue carni sono muscolose, compatte e molto saporite. Era una splendida gallina bianca. Le carote e le patate dei contadini sanno rispettivamente di carota e di patata. Sulla sfoglia fatta con il burro del banco dei formaggi di via Galliari mi sono già dilungata abbastanza. Ricetta molto francese, ne mangiamo mezza teglia accompagnandola con gli spinaci.
P.S. L’altra metà teglia se la porta via W per condividerla a pranzo, sentiremo cosa ne pensano anche gli altri assaggiatori.