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"La Sinistra assente" e la questione del socialismo in Cina: un intervento di Maurizio Fratta
Creato il 07 novembre 2014 da Domenicolosurdodi Maurizio Fratta
Pur non entrando nel merito della natura sociale (collettivistico-burocratica o capitalistico-managenariale o non saprei cos'altro) dell'attuale regime cinese, ciò che importa sottolineare, in seguito alla lettura del pezzo di Canfora dedicato all'ultimo saggio di Domenico Losurdo, è che Canfora sembra riprendere in pieno il paradigma della"rivoluzione tradita" per interpretare l'evoluzione denghiana del Partito Comunista Cinese. L'intuizione neobucharinista di Deng, che maturava già alla metà degli anni sessanta, non è oggettivamente inquadrabile entro lo schemino astratto dell'abbandono della prospettiva rivoluzionaria. Anzi, proprio alla luce di quello che i maoisti cinesi, già nell'Urss stalianiana, leggevano rigettandolo come un nuovo "zarismo rosso", nasce una nuova prospettiva alla quale contibuiscono, oltre a Deng Xiaoping, Zhou Enlai e soprattutto Liu Shaoqi. Una prospettiva che si radicalizza nella drammatica lotta di correnti degli anni sessanta entro il Partito Comunista Cinese. La via di Deng, legittimata dai vertici del partito, è senz'altro frutto della sconfitta strategica del linbiaoismo e della "Banda dei Quattro". Definire in modo così netto la Cina contemporanea come controrivoluzionaria significa sposare la concezione accusata da Deng di sciovinismo reazionario e neomedievalismo, ossia quella di Lin Biao e della Banda dei Quattro. Sono dunque questi, problemi aperti e complessi, che non si possono risolvere con scomuniche e frasi nette ad effetto in quanto lo stesso Mao ben difficilmente si può accomunare sulla medesima linea di un Lin Biao, di una Rivoluzione Culturale presto rigettata dallo stesso presidente cinese per i suoi castastrofici esiti e di una Jiang Qing. Per quanto keynesismo, economia di mercato e neo-confucianesimo si possa percepire nella Cina contemporanea, la prospettiva di cui questa si è dotata è pienamente scaturita dalla vittoria di una ben precisa corrente radicata nella tradizione del Partito Comunista Cinese.
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