Magazine Società

La somossa di Londra vista dal Rwanda

Creato il 12 agosto 2011 da Dragor

Riots    Sulle sommosse di Londra e dintorni gli europei  si sono come al solito spaccati in due. I destri dicono: “Queste violenze sono l'ennesima prova che il multiculturalismo inglese è fallito come l’integrazionismo francese. Questa gente non può stare in Europa. Deve tornare a casa sua, come abbiamo sempre detto, e bisogna bloccare l’immigrazione.” I sinistri dicono: “E’ tutta colpa della disoccupazione e della ghettizzazione. Trattiamoli in modo più umano e diventeranno cittadini come gli altri.” Così ho pensato che sarebbe stato interessante conoscere l’opinione dei Rwandesi, dato che il Rwanda ha spedito nel Regno Unito più di un immigrato e che è molto probabile che qualcuno di loro abbia partecipato alla sommossa. 

   Ieri sera avevo a cena una fra le migliori penne di  The New Times, un fantastico scrittore che farebbe un’ottima figura sul Guardian o sul New York Times invece di scrivere per uno stipendio da fame su un foglio letto da 2 gatti. Mentre facevamo onore agli spaghetti all’amatriciana cucinati da Dragor in persona, ho chiesto che cosa ne pensasse dei fatti di Londra. “E’ tutta colpa dei genitori”, ha detto Brian. “Il pericolo comincia quando credono che soltanto la scuola debba insegnare la disciplina ai ragazzi. La disciplina è responsabilità delle famiglie. I genitori non devono rinunciare al loro ruolo, invece prendono spesso le parti dei figli quando la scuola li punisce per comportamento indisciplinato. E che cosa facevano quei ragazzi nelle strade? I genitori devono tenerli in casa.”

   Ho rivolto la stessa domanda alla mia ottantaquattrenne suocera Marguerite, che aveva seguito i fatti alla TV su Al Jazeera e su BBC.  “Perché non erano al lavoro?”, ha chiesto Marguerite quando la domanda le è stata opportunamente tradotta in kinyarwanda (sto studiando la lingua ma non arrivo ancora a trattare questi argomenti). “Perché sono disoccupati”, ho risposto. “E come fanno a vivere, se sono disoccupati?” “Hanno il sussidio.” “Allora bisogna tagliargli il sussidio”, ha sentenziato lei. “Così saranno obbligati a lavorare e non faranno scemenze.” 

   Guarda caso, Sarko aveva lanciato la stessa idea in occasione della sommossa delle banlieues nel 2005 e tutti gli avevano dato del fascista.

Dragor


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :