Magazine Cultura

La sonata a Kreutzer (Tolstoj)

Creato il 15 dicembre 2014 da Athenae Noctua @AthenaeNoctua
Con La sonata a Kreutzer (1889) Tolstoj torna, a più di dieci anni di distanza dal romanzo più famoso e corposo Anna Karenina, sul tema del matrimonio, inteso come complicata forma di relazione sociale destinata a produrre solo una grande infelicità.  La sonata a Kreutzer (Tolstoj)Stavolta la narrazione, ben più agile, ma sicuramente meno intensa dal punto di vista emotivo, è condotta nella prospettiva di un marito, Vasja Pozdnyšev, che, pur non amando più la moglie, è preda di una forte gelosia che si scatena in modo ferino quando lei e l'amante (vero o presunto che sia) dialogano attraverso l'esecuzione della Sonata a Kreutzer di Beethoven e che si conclude con un uxoricidio. La vicenda è raccontata nel corso di un viaggio in treno: l'anonimo viaggiatore che inseguiamo nello scompartimento assiste, assieme a Pozdnyšev, ad una discussione sul divorzio che si tiene fra una donna, un avvocato suo accompagnatore e un commerciante che non condivide le idee, a suo avviso troppo moderne, dei due. Ella, infatti, sostiene che sia legittimo che sia sciolto un legame di matrimonio laddove i coniugi non si amino e non siano felici, il che accade frequentemente per l'antica usanza di combinare i matrimoni; il commerciante, al contrario, ritiene che tale condizione sia colpa esclusiva delle donne, ormai troppo istruite e pronte a lasciare i mariti per un nonnulla, poiché non ne temono più l'autorità, come, invece, dovrebbero fare.
Al termine della conversazione la donna e l'avvocato, approfittando di una fermata del treno, cambiano vagone, probabilmente per mettere fine allo spiacevole contrasto fra le loro idee socialmente più moderne e l'ottusità conservatrice del loro interlocutore, sicché Pozdnyšev entra in confidenza con l'anonimo viaggiatore e racconta la propria storia, descrivendo la vita depravata che conduceva fra un bordello e l'altro prima del matrimonio, l'illusione dell'amore coniugale, visto come mera maschera imposta per giustificare passioni animalesche e il graduale ma inevitabile inasprirsi dei rapporti, fino al presentimento dell'infedeltà.
Il romanzo è articolato in ventotto, brevissimi capitoli, occupati per la maggiore dal racconto di Pozdnyšev, con rarissimi inserti di dialogo con l'interlocutore, che non si dimostra affatto incline a condannare un uomo già assolto dalla legge perché riconosciuto autore di un delitto d'onore, e, anzi, sembra particolarmente compassionevole nei confronti del tormento manifestato dal narratore.  La sonata a Kreutzer (Tolstoj)L'immagine del matrimonio che emerge da questo breve racconto è a dir poco negativa, dominata com'è dall'idea che le convenzioni sociali più sacre e legittime non siano altro che una benedizione data alla viziosità per affermare un'inesistente superiorità dell'uomo rispetto all'istinto animale. Il fidanzamento è descritto come un tentativo di regolarizzazione, da parte dell'uomo, della dissolutezza dei matrimoni precedenti (espressione con cui Tolstoj indica i rapporti con amanti occasionali e prostitute) e, da parte delle donne, della messa in atto di meccanismi di seduzione appresi durante la loro educazione al solo fine di trovare marito. L'istinto e la carnalità offuscano qualsiasi tentativo di idealizzazione e la stessa negazione dell'amore, quando ne sia crollata l'illusione, provoca un eccesso di furore e violenza che porta al suicidio (accarezzato sia da Pozdnyšev che dalla moglie) o all'omicidio.  Il romanzo appare, infatti, anche per effetto della sua struttura, come un tentativo narrativo di trattato sociale, in cui l'analisi delle situazioni coniugali, de la condotta di vita, ma anche il dibattiti fra moralità e immoralità si traducono in un duro atto di condanna nei confronti di convenzioni ormai obsolete.
Dapprincipio si finge dinanzi alle fanciulle che quella dissolutezza, che riempie metà della vita delle nostre città e perfino delle campagne, che quella dissolutezza non esista affatto. Poi ci si abitua tanto a questa finzione che finalmente si comincia a credere con sincerità che siamo tutte persone morali e viviamo in un mondo morale. Le ragazze, loro, poverine, ci credono con piena serietà.
C.M.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Master Blaster al Fantafestival

    Master Blaster Fantafestival

    La camera delle bestemmie, colonna sonora : Freaks in uniform delle Horropops.La mia vita è caotica, chi mi conosce lo sa benissimo. Leggere il seguito

    Da  Taxi Drivers
    CINEMA, CULTURA
  • Le vergini suicide

    vergini suicide

    di Jeffrey EugenidesTitolo: Le vergini suicide Titolo originale: The Virgin Suicides Autore: Jeffrey Eugenides (Wikipedia) Nazione: USA Anno prima pubblicazione... Leggere il seguito

    Da  Phoebes
    CULTURA, LIBRI
  • Lessico famigliare (Ginzburg)

    Lessico famigliare (Ginzburg)

    Natalia Ginzburg è una delle tante voci del panorama letterario italiano che vengono quasi ignorate nella trattazione scolastica che, ovviamente, ha parecchi... Leggere il seguito

    Da  Athenae Noctua
    CULTURA
  • “La ferocia” – Nicola Lagioia

    ferocia” Nicola Lagioia

    Dopo Occidente per principianti e Riportando tutto a casa, Nicola Lagioia torna a raccontare una Puglia lontana dai clichè, scegliendo atmosfere livide e toni d... Leggere il seguito

    Da  Temperamente
    CULTURA
  • Cosa sta succedendo in Grecia

    È da molto tempo che non mi impegno a scrivere su questo blog. Un’po perchè essendo uno studente universitario talvolta il tempo scarseggia, un po'( un bel... Leggere il seguito

    Da  Hodyjean
    CULTURA
  • Unfriended (2014)

    Unfriended (2014)

    Affrontare un horror con aspettative azzerate è sempre una gran tattica e lo dimostra la mia reazione dopo la visione di Unfriended, film diretto nel 2014 dal... Leggere il seguito

    Da  Babol81
    CINEMA, CULTURA