Siamo ormai abituati a vedere scene come questa, con la nazionale spagnola che festeggia vittorie su vittorie. Le Furie Rosse stanno dominando il panorama sportivo degli ultimi anni: pallacanestro a parte, dove la selezione trionfa, anche a livello a giovanile, e la Liga Acb è un modello perfetto, la Spagna domina nel calcio, sia con la nazionale (Europei e Mondiali), sia con i club (il Barcellona di Messi), Jorge Lorenzo è il campione del mondo della MotoGp e Alberto Contador è il più forte nel ciclismo, per non parlare di Rafa Nadal nel tennis (anche se ora è numero 2). Nonostante qualcuno tenti di gettare ormbre di doping su queste vittorie, bisogna ammettere che questi sono successi che provengono da lontano, da un lavoro nei settori giovanili.
Non è un caso che la Spagna sia entrata sulla mappa del basket che conta con l’arrivo della generazione degli anni 1980 e 1981, quella di Pau Gasol, di Navarro, di Calderon, di Felipe Reyes, gente che ha portato le Furie Rosse sul tetto d’Europa e del Mondo a livello juniores. A questo gruppo si sono pian piano aggiunti Rudy Fernandez, Ricky Rubio, Marc Gasol, Sergio Llull, e gli altri, ed è arrivato l’ultimo salto di qualità. Prima di questo gruppo, la Spagna aveva conquistato l’argento europeo in Francia nel ’99, battuta dall’Italia di Tanjevic. Quella era una selezione dove il leader era Alberto Herreros e c’erano Alfonso Reyes e il gigante Roberto Duenas.

Il 2005, all’Europeo in Serbia, sembra l’anno buono per infilarsi la medaglia d’oro, ma in semifinale la Spagna viene battuta 74-73 dalla Germania di Nowitzki che mette il canestro decisivo, e poi le Furie Rosse crollano nella finalina con la Francia. E’ il 2006 l’anno della svolta: Mondiali in Giappone, semifinale con l’Argentina, vittoria 75-74 grazie ad un libero di Calderon cui sulla sirena Nocioni non replica con un tiro dall’angolo. La finale contro la Grecia, reduce da una vittoria storica con Team Usa, è una formalità, nonostante l’infortunio di Pau Gasol che lo estromette dalla finale. E’ la prima grande affermazione di questo gruppo.

Il resto è attualità, con la vittoria all’Europeo in Lituania, il secondo successo continentale per Sergio Scariolo come ct. Ora l’obiettivo è Londra 2012, le Olimpiadi: ci sarà la tanto agognata rivincita con gli americani? Tra meno di un anno lo sapremo.






