E allora guardate bene il video e ditemi se una spia che si rispetti si può mai portare, durante una missione rischiosa e delicata, non solo razioni alimentari tipicamente russe, ma persino un tesserino identificativo dei servizi segreti.Per puro caso proprio in questi giorni ho letto il romanzo storico Le gazze ladre di Ken Follett, che descrive un'attività simile compiuta dai servizi segreti inglesi in Francia al tempo della seconda guerra mondiale. Nel libro viene descritto come gli agenti inglesi venissero equipaggiati con roba esclusivamente francese, e come prima di partire venissero perquisiti alla ricerca di eventuali oggetti che avessero deciso di portare con sé e che avrebbero potuto denunciarne la reale provenienza. Queste in realtà sono le normali procedure dei servizi segreti, e non c'è dubbio che devono essere queste. Del resto i servizi segreti russi non sono nati ieri, ma hanno una lunga storia di attività alle proprie spalle, e di essi tutto si può dire tranne che siano incompetenti.Di questi tempi invece pare che non solo i servizi segreti, ma anche i terroristi siano sempre più superficiali e incompeteneti, tanto da perdere carte d'identità e passaporti e rendere più agevole il lavoro di indagine della polizia.
Ma proprio su questi escamotage si basano le prove del coinvolgimento russo nel conflitto nell'Ucraina dell'Est, vedi la seguente immagine del presidente Ucraino Poroshenko che mostra 6 passaporti russi. Come leggo sul sito rischiocalcolato.it, costui
dimentica che i militari russi sono per legge obbligati a recarsi in guerra con addosso solamente il tesserino militare e le piastrine identificative, ogni altro documento di identità è vietato.Altro video sul medesimo argomento è il seguente, dal quale si evince che in Ucraina combattono delle divisioni armate Russe ... inesistenti.
Era una vecchia norma per evitare diserzioni , vecchia di almeno cinquanta anni, nella Russia sovietica senza documenti “civili ” non si poteva viaggiare.
Se ci si reca in “operazioni coperte” all’estero non solo non ci so porta dietro il passaporto, ma neanche il tesserino militare o le piastrine, al massimo si va in missione con dei documenti ucraini falsi, forniti gentilmente dai separatisti.
E se qualcuno avesse ancora dei dubbi sul fatto che i mass-media abbiano letteralmente cospirato per camuffare la verità, consiglio di ascoltare le dichiarazioni del giornalista tedesco Udo Ulfkotte, che stufo di essere costretto a mentire per giustificare all'opinione pubblica guerre insensate, si è deciso a vuotare il sacco; la goccia che ha fatto traboccare il vaso e che lo ha spinto a denunciare il sistema dell'informazione è stata, per l'appunto, la campagna di menzogne orchestrata rispetto agli avvenimenti dell'Ucraina.