La stagione nera di North Carolina

Creato il 06 aprile 2010 da Basketcaffe @basketcaffe

Dopo il titolo Ncaa di un anno fa conquistato al termine di un’annata fantastica con i vari Lawson, Ellington ed Hansbroguh, coach Roy Williams ha dovuto fare i conti con un 2010 disgraziato, terminato nella maniera peggiore, ovvero con la sconfitta contro Dayton nella finale del torneo NIT al Madison Square Garden, il torneo post stagionale di riserva per chi non ha centrato il tabellone Ncaa. Per i Tar Heels un’annata da dimenticare, in cui i veterani Thompson e Ginyard non sono riusciti ad essere veri leader, così come i sophomore Davis e Drew, reduci dal titolo 2009 da gregari, mentre le matricole Henson, Strickland e i gemelli Wear hanno mostrato qualche lampo ma soprattutto la necessità di tanto lavoro.

North Carolina ha provato a salvare la stagione almeno portando a casa il National Invitational Tournament, NIT, trofeo che manca dalla bacheca di Chapel Hill dal 1971, ma il ko ha confermato che l’annata 2010 è da dimenticare in fretta e non poteva esserci epilogo diverso. Dayton l’ha spuntata 79-68 ma la notizia è indubbiamente l’ennesima sconfitta della stagione dei Tar Heels. Carolina aveva iniziato con 12 vittorie in 16 gare, perdendo la finale del 2K Classic contro Syracuse, di soli 2 punti contro Kentucky e giocandosela con Texas nella cornice del Texas Stadium. Con l’anno nuovo, il 2010 appunto, è iniziata la catastrofe: nelle 18 gare successive, fino all’inizio del NIT, Carolina ne ha vinte solo 5, di cui due contro North Carolina State. I ko più pesanti in casa di Maryland, 92-71, in casa di Georgia Tech, 68-51, ma soprattutto al Cameron Indoor contro gli odiati rivali di Duke, 82-50. Poi il cammino vincente fino alla finale del Madison contro Dayton, ma comunque contro avversari nettamente inferiori dei Tar Heels.

20-17 il bilancio stagionale, ma con un disastroso 5-11 in ACC. I motivi? Certamente il ricambio generazionale è stato troppo duro perchè Larry Drew e Ed Davis (13+9 in ogni caso per Davis) si sono fatti trovare impreparati ad un cambio da panchinari nella squadra campione a leader tecnici della squadra più in vista d’America. Ginyard e Thompson, i seniors, hanno dimostrato di non avere personalità e talento a sufficienza per trascinare il gruppo. E poi i freshmen: John Henson ha mostrato lampi pazzeschi per un giocatore di quella taglia fisica, ma altresì di essere piuttosto indietro nella comprensione del gioco e nella maturazione fisica, visto che ad oggi è fin troppo esile per giocare vicino a canestro; Strickland ha dimostrato di essere un playmaker da disciplinare mentre per i gemelli Wear siamo al “work in progress”. Sicuramente positivo il tiratore Will Graves, non atteso, ma grande lottatore in ogni gara (quasi 10 a sera).

Coach Williams, dopo la gara persa con Dayton, ha commentato così: “E’ stata un’annata davvero strana per North Carolina, un’annata difficile e faticosa. In passato tutto era stato molto più facile. In ogni caso sono orgoglioso di questi ragazzi che hanno raggiunto la finale del NIT: peccato solo non aver terminato il lavoro nel migliore dei modi”. Poi ha speso parole importanti per i suoi seniors, giunti all’ultima partita collegiale della carriera: “Sono orgoglioso dei miei giocatori e una menzione particolare per Deon Thompson e Marcus Ginyard che hanno finito gli studi…sono stato fortunato a poterli allenare anche se in questo momento prevale la tristezza sapendo che è stata la loro ultima gara con i Tar Heels”.

A Chapel Hill sanno come si vince e come ci si rifà presto da una stagione deludente. Per il prossimo anno coach Williams ha reclutato tre giocatori che fanno parte dei migliori 25 liceali d’America e che hanno partecipato al McDonald’s All American Game: Harrison Barnes, considerato il migliore in assoluto, atleta pazzesco ma con anche buon tiro che ha già vinto l’Mvp del McDonald’s Game; Reggie Bullock, guardia tiratrice, miglior liceale dello stato proprio del North Carolina; Kendall Marshall, playmaker dalla Virginia e considerato già uno dei migliori registi della prossima stagione. Se son rose fioriranno: dalle parti di Chapel Hill ci sperano.

Sotto gli highlights della gara persa con Dayton, valida per la finale del NIT.


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