North Carolina ha provato a salvare la stagione almeno portando a casa il National Invitational Tournament, NIT, trofeo che manca dalla bacheca di Chapel Hill dal 1971, ma il ko ha confermato che l’annata 2010 è da dimenticare in fretta e non poteva esserci epilogo diverso. Dayton l’ha spuntata 79-68 ma la notizia è indubbiamente l’ennesima sconfitta della stagione dei Tar Heels. Carolina aveva iniziato con 12 vittorie in 16 gare, perdendo la finale del 2K Classic contro Syracuse, di soli 2 punti contro Kentucky e giocandosela con Texas nella cornice del Texas Stadium. Con l’anno nuovo, il 2010 appunto, è iniziata la catastrofe: nelle 18 gare successive, fino all’inizio del NIT, Carolina ne ha vinte solo 5, di cui due contro North Carolina State. I ko più pesanti in casa di Maryland, 92-71, in casa di Georgia Tech, 68-51, ma soprattutto al Cameron Indoor contro gli odiati rivali di Duke, 82-50. Poi il cammino vincente fino alla finale del Madison contro Dayton, ma comunque contro avversari nettamente inferiori dei Tar Heels.
20-17 il bilancio stagionale, ma con un disastroso 5-11 in ACC. I motivi? Certamente il ricambio generazionale è stato troppo duro perchè Larry Drew e Ed Davis (13+9 in ogni caso per Davis) si sono fatti trovare impreparati ad un cambio da panchinari nella squadra campione a leader tecnici della squadra più in vista d’America. Ginyard e Thompson, i seniors, hanno dimostrato di non avere personalità e talento a sufficienza per trascinare il gruppo. E poi i freshmen: John Henson ha mostrato lampi pazzeschi per un giocatore di quella taglia fisica, ma altresì di essere piuttosto indietro nella comprensione del gioco e nella maturazione fisica, visto che ad oggi è fin troppo esile per giocare vicino a canestro; Strickland ha dimostrato di essere un playmaker da disciplinare mentre per i gemelli Wear siamo al “work in progress”. Sicuramente positivo il tiratore Will Graves, non atteso, ma grande lottatore in ogni gara (quasi 10 a sera).
Coach Williams, dopo la gara persa con Dayton, ha commentato così: “E’ stata un’annata davvero strana per North Carolina, un’annata difficile e faticosa. In passato tutto era stato molto più facile. In ogni caso sono orgoglioso di questi ragazzi che hanno raggiunto la finale del NIT: peccato solo non aver terminato il lavoro nel migliore dei modi”. Poi ha speso parole importanti per i suoi seniors, giunti all’ultima partita collegiale della carriera: “Sono orgoglioso dei miei giocatori e una menzione particolare per Deon Thompson e Marcus Ginyard che hanno finito gli studi…sono stato fortunato a poterli allenare anche se in questo momento prevale la tristezza sapendo che è stata la loro ultima gara con i Tar Heels”.
A Chapel Hill sanno come si vince e come ci si rifà presto da una stagione deludente. Per il prossimo anno coach Williams ha reclutato tre giocatori che fanno parte dei migliori 25 liceali d’America e che hanno partecipato al McDonald’s All American Game: Harrison Barnes, considerato il migliore in assoluto, atleta pazzesco ma con anche buon tiro che ha già vinto l’Mvp del McDonald’s Game; Reggie Bullock, guardia tiratrice, miglior liceale dello stato proprio del North Carolina; Kendall Marshall, playmaker dalla Virginia e considerato già uno dei migliori registi della prossima stagione. Se son rose fioriranno: dalle parti di Chapel Hill ci sperano.
Sotto gli highlights della gara persa con Dayton, valida per la finale del NIT.