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La storia di Maria

Da Laconiglia
La storia di Maria
       Maria sposta una scatola di bomboniere e inizia a sistemarle ordinatamente dentro una vetrina. Sono bomboniere per matrimonio, un mucchietto di pizzo bianco e fiorellini chiari, proprio quel genere semplice che piace tanto a sua figlia. Maria pensa teneramente alla sua bambina, che bambina non è più perchè ha già vent'anni e che proprio il giorno prima di compierli le ha rivelato che si voleva sposare e avere una casa proprio come quella dove era cresciuta. Una casa piena d'amore, mobili in legno chiaro e tendine di pizzo. Maria con un sorriso ripensa a come la figlia avesse traslato il suo desiderio di una famiglia felice in cose tanto prosaiche come delle tendine o dei mobili, ma dato il suo passato di bimba di strada prima e di piccola orfanella poi, tutto questo non la stupisce. Maria ricorda bene com'era questa bimba quando lei era andata a prenderla insieme al suo fratellino. Avevano paura perchè loro ormai non erano più tanto piccoli e nessuno li voleva anche per quel forte attaccamento che traspariva dal loro atteggiamento, sembravano un tuttuno, lei e il suo fratellino, un doppio affare: prendi una e ne trovi due. E in tanti non erano stati disposti a sorbirsi un bimbo o una bimba che si strugge per il desiderio di rivedere un fratellino ormai perduto. Ma Maria voleva due bimbi, poteva prendere due bimbi e le capitarono proprio loro. Immensi occhi azzurri, faccini smunti su cui si illuminò un sorriso accecante come una lampadina appena accesa in una stanza per troppo tempo buia.     Anni di risate, litigi, tendine di pizzo da cui si spiava il rientrò del papà e suppliche incessanti affinchè quella mamma buona, Maria, prendesse anche Irina, perchè ormai era grande, nessun genitore l'avrebbe mai presa una bimba così grande, mamma, ti prego adottiamo Irina lei è così buona.      E un giorno Maria, piccoletta e scura, vide quei due figlioli nati dalla sua determinazione ma non dal suo ventre, diventare alti, così alti e belli, splendenti nei loro capelli biondo oro e nel lustro di quegli occhi azzurri. Il suo orgoglio, la sua gioia.      Maria appoggia l'ultima bomboniera e chiude la vetrinetta, una stilettata al cuore la sorprende e lei si tocca il petto. Fa un profondo respiro e passa a sistemare le scatole di confetti. Con la coda dell'occhio osserva una coppia che ancora non le ha chiesto nulla ma cerca delle bomboniere da battesimo. Lei fa scorrere sul pavimento lucido un passeggino e lui valuta cagnolini e macchinine come possibile ricordo del battesimo di quel bimbo nascosto agli occhi di Maria, ma così presente che quasi le brucia la pupilla.      Un nipotino. Quanto vuole un nipotino. Un piccolo bimbo biondo, da abbracciare e tenere stretto. Da rassicurare e da veder crescere così come aveva fatto coi suoi figli. Sospirando si avvicina con un sorriso sulle labbra e  aiuta la coppia a districarsi tra pizzi e nastri. Pizzi bianchi come quelli che ha messo addosso alla sua bambina ormai grande. Nastri come quelli con cui le ha legato i capelli. La coppia se ne va e Maria ha un forte ricordo di quei momenti. La pelle serica del viso di sua figlia, le sue mani delicate, la stoffa che scorre su quel giovane corpo e suo figlio che osserva, perchè i suoi figli non avevano vergogna di vedersi in mutande, anche da adulti.     Maria è stanca. Si siede dietro il bancone e apre il cassetto che racchiude le bomboniere più preziose, argento e madreperla, celeste, rosso, bianco, rosa...e i colori le fanno pensare a quelli che poi ha visto in chiesa, ai saluti, all'ingresso, al corteo...     A quel suo figlio così alto con gli occhiali da sole a celare gli occhi azzurri così belli e poi pensa a quando ha accompagnato anche lui in chiesa, pensa a quante emozioni la vita ha riservato a lei e suo marito e si chiede perchè.     Lo domanda a suo marito tutti i giorni. Si chiede perchè la vita è stata così generosa da darle una vita di gioia con due creature stupende per poi togliergliele nel giro di due anni, entrambe per incidente stradale. Si chiede perchè ha dovuto indossare l'abito da sposa a sua figlia per adagiarla dentro una bara e perchè quel giorno non ha raccomandato a suo figlio di andare piano ma solo di coprirsi perchè c'era freddo, come se una raccomandazione della mamma può cambiare il fato.    Maria chiude il cassetto delle bomboniere e osserva il sole fuori dalla finestra che inizia a tramontare facendole luccicare come se fossero tante piccole farfalle colorate.
O tanti piccoli angioletti, come quelli suoi, volati su nel cielo.

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